Coronavirus

Coronavirus, Berlusconi. "Il governo non fa abbastanza. I recovery bond? Più efficaci"

Berlusconi contro il governo per come sta gestendo l'emergenza: "Non ci coinvolgono. Evitare la seconda ondata"

Coronavirus, Berlusconi. "Il governo non fa abbastanza. I recovery bond? Più efficaci"

Con un messaggio postato su Facebook, il leader di Forza Italia, Silvio Berlusconi, ha spiegato la posizione del suo partito in merito al voto di oggi sulla mutualizzazione dei debiti pubblici per rispondere allo choc economico provocato dalla pandemia di coronavirus.

"Oggi al Parlamento europeo abbiamo invitato la Commissione europea a proporre un massiccio pacchetto per la ripresa e per la ricostruzione. Abbiamo ottenuto un risultato positivo sui recovery bond, che chiedevamo da tempo: si tratta di uno strumento garantito dal bilancio comunitario, ampiamente condiviso, e che, pertanto, avrà maggiore efficacia rispetto a superati eurobond proposti dai Verdi ma irrealizzabili", ha scritto l'europarlamentare azzurro. Berlusconi ha poi aggiunto di lasciare agli altri la polemica sui nomi in quanto "Forza Italia bada ai risultati concreti".

Ma il voto ha creato divisioni nel mondo politico italiano. A meno di una settimana dalla prossima riunione dei capi di Stato e di governo dell’Unione, il Parlamento europeo ha approvato oggi una risoluzione non vincolante nella quale esorta i ventisette Paesi membri a qualche forma di mutualizzazione dei debiti pubblici, come potrebbero essere i recovery bond, per fronteggiare la crisi economica che provocherà la pandemia di coronavirus.

La tensione è stata altissima, soprattutto tra i partiti italiani, con gli alleati che sostengomo il governo Conte in ordine sparso. Uno dei motivi del contendere è stato anche un emendamento presentato ieri dai Verdi per l'introduzione di coronabond con conseguente condivisione del debito tra i Paesi Ue. Il testo, però, è stato respinto con 326 voti contrari, 282 sì e 74 astensioni. I partiti italiani si sono divisi. A votare contro sono state Lega e Forza Italia. Pd, M5S e Fratelli d'Italia hanno votato a favore mentre Italia Viva si è astenuta.

Gli europarlamentari pentastellati, invece, si sono divisi nel voto all'Eurocamera sulla risoluzione per la crisi sul coronavirus: 10 di loro si sono astenuti, mentre tre (Ignazio Corrao, Piernicola Pedicini e Rosa D'Amato) hanno votato contro. L'eurodeputata Eleonara Evi, invece, non ha partecipato. La risoluzione è comunque passata a larga maggioranza: i voti favorevoli sono stati 395, i contrari 171, gli astenuti 128.

Pd, Forza Italia e Italia Viva hanno votato a favore della risoluzione odierna. Lega e Fratelli d'Italia si sono espressi contro insieme a tre eurodeputati del M5s mentre, come scritto in precedenza, la maggioranza degli eurodeputati pentastellati si è astenuta. La spaccatura sul fronte degli alleati di governo apre un nuovo potenziale scontro nella maggioranza che sostiene il governo Conte.

Berlusconi, poi, è intervenuto a Radio Subasio per ribadire la sua posizione e per criticare l'operato del governo. "Il governo non sta facendo abbastanza. Non siamo soddisfatti", anche perché "non siamo stati mai coinvolti davvero: hanno bocciato tutti i nostri emendamenti. Non ci hanno mai coinvolto nelle decisioni nonostante gli incontri e addirittura sul Cura Italia hanno messo la fiducia, non è questo il modo di collaborare". Il governo, quindi, "deve cambiare atteggiamento. E per quanto riguarda le diverse visioni sul Fondo salva Stati, il leader di FI spiega: "Io non drammatizzerei" le diverse posizioni nel centrodestra sul Mes, "abbiamo una opinione diversa con gli alleati ma solo su questa specifica questione, siamo una coalizione non un partito unico e poi noi siamo la componente liberale, cristiana e europeista indispensabile per un centrodestra vincente. Quindi nessuno si illuda perchè l'unità del centrodestra non è mai in discussione".

E proprio sul Mes Berlusconi ha le idee chiare: "L'Ue ci mette a disposizione 37 miliardi per il settore sanitario senza condizione e noi li rifiutiamo? Con quei soldi possiamo costruire nuovi ospedali, assumere, investire di più nella ricerca. Non accettare questi soldi mi pare una assurdità". E sugli eurobond? "E' inutile continuare a parlare di eurobond - sototlinea - che sono una strada già accantonata, quindi continuare a proporre emendamenti provocatori come hanno fatto le sinistre in Europa serve solo a irritare i nostri interlocutori, dobbiamo invece essere seri e realistici: l'Italia deve lavorare in modo costruttivo per ottenere il massimo e non possiamo permetterci delle contrapposizioni di bandiera del nostro governo verso gli altri Paesi".

Per quanto riguarda, invece, le riaperture il leader di FI sottolinea che "devono dircelo i tecnici e gli scienziati che sono al lavoro.

Come chiedono le imprese si deve ripartire il prima possibile ma programmando le aperture in modo serio, dobbiamo evitare una ripartenza affrettata o gestita male perché una seconda ondata di contagi avrebbe conseguenze catastrofica sia di vite umane che conseguenze economiche, poi servono aiuti alle imprese per non essere travolte dalla crisi".

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