Coronavirus

Coronavirus, lettera-appello a Gualtieri da parte di oltre 100 amministratori di Fdi del Veneto

Nella missiva si sottolinea la necessità di adottare strumenti diversi nel Veneto perché nella Regione la realtà è diversa dal resto d’Italia e il rischio che le risorse rimangano inutilizzate è alto

Coronavirus, lettera-appello a Gualtieri da parte di oltre 100 amministratori di Fdi del Veneto

"In Veneto non ci sono emergenze alimentari che non siano già seguite dai servizi sociali dei comuni e dalle associazioni di volontariato. I 400 milioni di euro destinati ai buoni spesa devono poter essere utilizzati anche per sostenere commercianti, artigiani e partite Iva". È questo il contenuto di una lettera indirizzata al Ministro dell'Economia, Roberto Gualtieri, con la quale oltre 100 amministratori veneti di Fratelli d'Italia suggeriscono al governo alcune mosse per affrontare le conseguenze economiche provocate dall'emergenza coronavirus.

Il primo firmatario di questo accorato appello è il coordinatore veneto di Fdi e sindaco di Calalzo di Cadore, Luca De Carlo. Il primo cittadino spiega che l’intenzione di quanti hanno sottoscritto la missiva è quello di lanciare una proposta al Governo perché la situazione nella Regione è diversa da quella del resto d'Italia e, pertanto, si sottolinea la necessità di adottare strumenti diversi e adeguati a questa realtà perché "il rischio è che queste risorse nei nostri territori rimangano inutilizzate".

Lo stesso De Carlo spiega che i settori penalizzati dalla crisi economica provocata dall’emergenza sanitaria legata al coronavirus sono quelli dei commercianti, degli artigiani, dei lavoratori saltuari, dei liberi professionisti e delle partite Iva "che oggi si trovano a dover affrontare necessità diverse da quelle del semplice pacco alimentare. Sono proposte a costo zero, che prevedono un uso più ampio e calato nella realtà dei nostri territori delle risorse già messe a disposizione dal Governo". Per fronteggiare i danni economici, i firmatari della lettera lanciano al governo quattro richieste ritenute fondamentali. Innanzitutto, la possibilità di consentire ai comuni di utilizzare la parte di avanzo di amministrazione non vincolato per il finanziamento di interventi straordinari legati all’emergenza.

Secondo punto riguarda la possibilità di utilizzare il fondo destinato ai "buoni spesa" anche per l’assegnazione di buoni affitto, bonus bollette e per la concessione di prestiti d’onore per le partite Iva e le società di persone con meno di 5.000 euro nel conto corrente. Inoltre, si chiede di sfruttare anche per questi scopi le risorse raccolte con l’apertura del conto corrente comunale. Infine, la possibilità di acquistare strumenti per la didattica e servizi a distanza da affidare, in comodato d’uso gratuito, alle famiglie meno abbienti.

"Fratelli d'Italia con queste proposte ha raccolto la richiesta di flessibilità arrivata da oltre un centinaio di suoi amministratori: moltissimi sindaci, ma anche assessori e consiglieri comunali.

Queste sono le richieste operative fatte da chi conosce e vive tutti i giorni il proprio territorio", ha concluso De Carlo.

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