Così Renzi azzera le multe per i sindaci di sinistra

Pronto un decreto che azzera le multe a otto Città metropolitane su dieci (quasi tutte "rosse") che hanno violato il patto di Stabilità

Così Renzi azzera le multe per i sindaci di sinistra

Un miliardo di euro per togliere le castagne dal fuoco alle città coi conti in rosso, quasi tutte quelle amministrate dai sindaci "arancioni" o del centrosinistra.

Roma, Milano, Torino e Napoli, che tra qualche giorno cambieranno amministrazione, ma anche Genova, Reggio Calabria, Bari e Venezia. Sette su otto governate finora da giunte rosse, con l'unica eccezione del capoluogo veneto, passato al centrodestra solo l'anno scorso.

Per tutte è pronto, assicura Repubblica, un decreto che azzererà le sanzioni per la violazione del patto di stabilità del 2015 a carico delle Città metropolitane e delle vecchie Province. Doveva essere varato già ieri, ma è slittato probabilmente solo di qualche giorno, al punto che il sottosegretario agli Affari regionali Gianclaudio Bressa assicura: "Il decreto, per quanto ci riguarda, è allestito: aspettiamo Palazzo Chigi".

Via le multe, quindi, a otto Città metropolitane su dieci: si salvano solo Bologna e Firenze, che non hanno violato il patto di stabilità. Per le altre, invece, il governo ha messo in conto circa 500 milioni per i Comuni e altri 500 milioni per la metà delle vecchie Province.

Sulle spalle di nuovi e vecchi sindaci resta quindi "solo" un miliardo di tagli previsti dall'ultima legge di Stabilità, la metà di quello con cui dovrebbero fare i conti senza il decreto. Una manna per le nuove giunte certo, ma ciò non cambia che di fatto Renzi "cancella" le pecche dei sindaci eletti anche grazie al Partito democratico.

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