Ti svegli una mattina e pensi che gli hacker abbiano preso possesso del profilo Facebook dei tuoi contatti. L'hashtag #ComplicediSalvini è un po' ovunque. C'è chi se la prende con i pm che stanno indagando il ministro dell'Interno e chi, invece, è pronto a dare un contributo per saldare il conto da pagare della Lega. Sono tutti con il vicepremieri o c'è dietro un bot o qualcosa di simile che rilancia i contenuti?
Il Corriere ha ricostruito la storia di questa vicenda. Inizia tutto da Luca Morisi, braccio destro della comunicazione di Salvini. Sono le 8.30 di sera, quando scrive il primo tweet: Mi denuncio: sono #complicediSalvini.
Mi denuncio: sono #complicediSalvini
— Luca Morisi (@lumorisi) 7 settembre 2018
Inizia subito la reazione a catena. Il messaggio viene rilanciato da 135 persone e, poco alla volta, diventa virale. In poche ore l'hashtag finisce tra i trending topic e da Twitter si trasferisce anche su Facebook. Luca Alagna, esperto di comunicazione, nota che "720 profili hanno continuato a twittare e RT #complicedisalvini tutta la notte (1am - 5am) producendo quasi 2000 contenuti di cui il 75% RT". Dove RT, lo scriviamo a scanso di equivoci dato che lo l'incubo dei troll Russi è sempre in agguato, non sta per Russia Today, emittente vicina al Cremlino, ma per retweet.
Di questi duemila tweet, circa 300 arriverebbero dall'estero, in particolare dagli Stati Uniti e l'83% sarebbero retweet. Secondo Alagna, citato dal Corriere, "il sostegno a stelle e strisce è partito da Alana Mastrangelo: utente verificata che si presenta con un mitra nella foto di copertina e fa parte del movimento ultraconservatore Turning Point Usa, vicino a Steve Bannon".
Today, Italian prosecutors threaten jail time by confirming they’re investigating Matteo Salvini for defying the EU in regards to immigration.
— Alana Mastrangelo (@ARmastrangelo) 7 settembre 2018
Right now, Italians are reacting by trending the hashtag #CompliceDiSalvini at #1 on Twitter, which means “accomplice of Salvini” pic.twitter.com/jMzG4VaBrj
Val la pena sottolineare che Alana Mastrangelo è una ragazza in carne ed ossa (con simpatie di destra) che, da italo-americana, si interessa della politica di questi due Paesi. Se si guardano i profili che hanno rilanciato il tweet, si scopre che la gran parte di essi sembrano reali e non fake. Alana conta oltre 135mila follower e il suo tweet è stato rilanciato, nel momento in cui scriviamo, solamente da 268 persone. Un po' pochino per parlare di una strategia orchestrata per aiutare il ministro. ilGiornale.it ha provato a contattare la Mastrangelo, senza però avere, almeno per ora, alcuna risposta.
Sul Corriere, Alagna nota infine una cosa: "Prendiamo gli utenti unici: dall’Italia hanno fatto un tweet originale (hanno quindi scritto
qualcosa di loro pugno, ndr) 216 profili su 245 totali". Un dato che dimostra come la campagna abbia funzionato non perché rilanciata da dei bot, ma perché contiene un messaggio semplice e condiviso da molti italiani.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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