"Credete a Dio?". E li "giustiziano" per gioco

Giovani nordafricani hanno aggredito dei ragazzi sparando in aria. Denunciati

"Credete a Dio?". E li "giustiziano" per gioco

Vignola (Modena) - Non era una ragazzata. A Vignola, provincia di Modena, nella centrale Via della Resistenza, dove si affacciano numerosi istituti scolastici, è andata in scena una macabra ma, allo stesso tempo pericolosissima «finta esecuzione» in perfetto stile Jihadi John. Cinque ragazzi sedicenni si sono visti sbarrare la strada, verso la mezzanotte del 5 dicembre scorso, da un gruppo di nordafricani. Uno di loro, armato di pistola, avrebbe esploso un colpo in aria e li avrebbe apostrofati con la stessa domanda, seppure in forma più elementare, fatta ai clienti dell'albergo Radisson di Bamako, nel Mali: «Credete in Dio o in Allah?». I ragazzi di Vignola avrebbero risposto, sembra appunto per non cercare guai, «Non crediamo in nessuno». Ma questo non è bastato: i nordafricani li hanno messi in fila, proprio come si è visto fin troppo spesso nei video dell'Isis e hanno esploso in aria alcuni colpi per poi, pare lasciar liberi i cinque malcapitati dicendo loro che si sarebbe trattato solo di uno scherzo. Purtroppo, però, c'è mancato poco che non fosse affatto uno scherzo, come ha detto Simone Pelloni vicesindaco di Vignola: «Speravamo anche noi che si trattasse, in fondo, solo di una ragazzata, ma dopo aver raccolto le testimonianza dei ragazzi e dei loro genitori, che hanno sporto denuncia ai Carabinieri, i militari hanno effettuato un sopralluogo ritrovando, in un tombino accanto al luogo dell'aggressione, numerosi bossoli: testimonianza inequivocabile che i nordafricani fossero armati non con una semplice scacciacani come si è ritenuto sulle prime ma di una pistola vera, capace quindi di uccidere». Si può ben immaginare quale sia lo stato di allarme nella cittadina modenese. «L'aggressione, aggravata dalla spaventosa messinscena dell'esecuzione ha detto in vicesindaco è qualcosa di estremamente preoccupante». Il luogo dell'agguato proprio di fronte alle sedi di due istituti bancari, potrebbe rivelarsi d'aiuto agli investigatori, che stanno già analizzando le immagini delle telecamere di sorveglianza, collocate presso le banche. «Questo episodio ha rimarcato Pelloni arriva dopo una serie di avvenimenti preoccupanti, verificatisi nella nostra città: le manifestazioni di esultanza ripetutamente segnalate da nostri concittadini, nel momento in cui veniva data notizia delle stragi di Parigi e il blocco che abbiamo recentemente imposto, alla realizzazione di una nuova moschea, che ci era stata contrabbandata come sede di un'associazione di promozione sociale iscritta all'albo provinciale.

Ne abbiamo impedito la costruzione, proprio perché tutto era, fuorché la sede di un'associazione socialmente utile. Per questo abbiamo organizzato per domani una fiaccolata in piazza». In serata i responsabili del brutto scherzo si sono costituiti ieri sera ai carabinieri: «Non pensavamo di aver fatto nula di male».

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