Cresce l'orto in città: sei italiani su dieci con l'hobby della zappa

Coldiretti svela che la passione per il verde si sta diffondendo anche tra i più giovani

Cresce l'orto in città: sei italiani su dieci con l'hobby della zappa

Roma - Cresce il numero degli italiani con l'hobby della zappa. Sei su dieci dedicano parte del tempo libero a coltivare ortaggi e verdure nei giardini, negli orti e perfino nei balconi.

È quanto emerge dallo studio della Coldiretti/Ixè su «ll ritorno del Contadino style», presentato nella più grande fattoria mai realizzata nel centro storico di una città, ovvero al Castello Sforzesco di Milano. Se in passato erano soprattutto i più anziani a dedicarsi alla coltivazione dell'orto, memori spesso del tempo vissuto in campagna, adesso la passione si sta diffondendo anche tra i più giovani e tra persone che prima erano a digiuno delle tecniche di coltivazione.

Il popolo degli «hobby farmers» comprende il 63 per cento della popolazione. «Un bisogno di conoscenza che - spiega la Coldiretti - è stato colmato con il passaparola e con le pubblicazioni specializzate, ma che ora ha favorito la nascita della nuova figura del tutor dell'orto che la rete degli orti urbani di Campagna Amica mette a disposizione».

A spingere uomini e donne a dedicarsi a questa attività, non solo nelle proprie abitazioni, ma anche in terreni pubblici e aziende agricole, è la passione per il lavoro all'aria aperta, la voglia di vedere crescere qualche cosa di proprio, il gusto di mangiare o offrire a familiari e amici prodotti freschi, genuini e di stagione ma anche, in alcuni casi, di risparmiare senza rinunciare alla qualità in un difficile momento di crisi economica.

Ma quanto costa questo hobby? La spesa, secondo Coldiretti, si può stimare intorno ai 250 euro per 20 metri quadri «chiavi in mano», che servono ad acquistare terra, vasi, concime, attrezzi, reti, sostegni vari, sementi e piantine. Individuare lo spazio giusto e la stagionalità, conoscere la terra di cui si dispone, scegliere attentamente cosa piantare a seconda del ciclo e garantire la disponibilità di acqua, sono alcune delle regole da seguire per ottenere buoni risultati.

E non esiste più l'ostacolo degli «spazi limitati», perché si può ricorrere all'orto portatile, a quello verticale, all'orto «riciclabile» e a quello in terrazzo.

«Senza dimenticare - aggiunge la Coldiretti - che mai così tante aree verdi sono state destinate ad orti pubblici nelle città capoluogo, dove si è raggiunto il record di 3,3 milioni di metri quadri di terreno di proprietà comunale».

Secondo l'analisi della Coldiretti, tuttavia, le metropoli italiane hanno una ridotta disponibilità di spazi verdi che concorrono a combattere le polveri sottili e gli inquinanti gassosi, che va dagli appena 15,9 metri quadrati di verde urbano per abitante a Roma ai 17,2 di Milano fino a 21 di Torino. «In questo contesto - sottolinea il presidente Roberto Moncalvo - è necessario qualificare il verde pubblico, ma sono importanti anche interventi a favore di quello privato, a partire da misure di defiscalizzazione degli interventi su giardini e aree verdi, il cosiddetto bonus verde da realizzare con un meccanismo simile a quello previsto per il risparmio energetico, le abitazioni, i mobili».

Il settore florovivaistico Made in Italy, con un valore della produzione attorno ai 2,5 miliardi di euro, è oggi uno dei settori di punta dell'economia

agricola del nostro paese e alimenta un fortissimo indotto, contribuendo con 753,6 milioni di euro di esportazioni ed un saldo attivo negli scambi pari a circa 230 milioni di euro nel 2016, alla nostra bilancia commerciale.

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