Crisi M5S, Di Maio a Dibba: "Aiutaci". Ma lui prende tempo

Nel momento più difficile per il MoVimento, reduce dalle tre sconfitte di fila in Abruzzo, Sardegna e Basilicata, Luigi Di Maio chiama a raccolta i suoi e chiede a Di Battista di candidarsi alle Europee. Ma "Dibba" prende tempo

Crisi M5S, Di Maio a Dibba: "Aiutaci". Ma lui prende tempo

"Il MoVimento 5 Stelle è la prima forza politica in Basilicata". Così il capo politico del M5S, Luigi Di Maio, subito dopo la terza sconfitta pentastellata di fila dopo Abruzzo e Sardegna. Al netto delle parole di circostanza, nel MoVimento c'è una certa preoccupazione. Le elezioni europee incombono e i 5 Stelle hanno bisogno di sfruttare tutte le armi a loro disposizione. Compreso Alessandro Di Battista. Malgrado la maretta degli ultimi tempi, "Dibba" e "Giggino" sono ancora amici. Secondo l'Huffington Post i rapporti tra i due sono costanti e Di Maio spinge affinché l'amico torni a farsi vivo dopo essere sparito dalla circolazione.

Nei programmi di Di Battista c'è l'India, ma Di Maio prova a fargli cambiare idea. Nel senso che il viaggio in Oriente è stato fissato a giugno, mentre le Europee sono in programma a fine maggio. Insomma, i due progetti possono coesistere. Un conto, però, è sostenere il MoVimento con dichiarazioni e interventi pubblici. Un altro è impegnarsi in prima persona con una candidatura vera e propria. Di Battista ci sta pensando, ma prima di prendere una decisione definitiva attende che nei 5 Stelle si faccia chiarezza una volta per tutte sulle due grandi questioni che stanno sfibrando il partito: da un lato i tentennamenti sulla Tav, dall'altro la concessione ad Autostrade. Il MoVimento non sa cosa fare, schiacciato dall'egemonia al governo della Lega e spaccato da mille contrasti interni

"Non si può andare avanti così". Questa la convinzione degli stati generali dei 5 Stelle, consapevoli della perdita di consensi ormai generalizzata a tutto il Paese, in particolare al Sud che alle ultime politiche si era trasformato in uno straordinario granaio di voti. Dall'esito delle Europee dipende anche la sopravvivenza del governo Conte, prima e forse ultima occasione per i pentastellati di guidare la macchina Italia. Ecco perché occorre trovare una quadra, mettendo da parte le tensioni degli ultimi mesi e facendo uno sforzo a cui devono partecipare tutti quanti, anche Di Battista.

Le tensioni con Di Maio hanno raggiunto il punto più alto in occasione del Villaggio Rousseau, l'evento a 5 Stelle del 9-10 marzo a cui Dibba non ha partecipato per essersi sentito scaricato dal Movimento per la sua incapacità di trainare il partito alla vittoria alle Regionali abruzzesi. Ora, però, Di Maio gli ha chiesto di seppellire l'ascia di guerra in nome della loro amicizia e per salvare la loro creatura politica.

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