Csm, dopo lo scandalo eletti D'Amato e Di Matteo

I due pm andranno a sostituire a Palazzo dei Marescialli i due togati Antonio Lepre e Luigi Spina, che si erano dimessi dopo lo scandalo sulle nomine al Csm

Csm, dopo lo scandalo eletti D'Amato e Di Matteo

Sono Antonio D'Amato e Nino Di Matteo i due pm eletti al Consiglio superiore della magistratura (Csm), dopo lo scandalo sulle nomine che aveva coinvolto vari membri dell'assemblea tra cui Luca Palamara.

D'Amato, procuratore aggiunto a Santa Maria Capua Vetere, è stato il più votato e ha preso 1.460 voti, mentre Di Matteo, il pm del processo sulla trattativa Stato-mafia, ora sostituto alla Dna, è stato eletto con 1.184 voti. Il primo appartiene alla corrente Magistratura Indipendente, mentre Di Matteo è indipendente ed è stato candidato da Autonomia e Indipendendenza. I due pm andranno a sostituire a Palazzo dei Marescialli i due togati Antonio Lepre e Luigi Spina, che si erano dimessi dopo gli scandali sulle nomine.

Lo spoglio delle schede, in Corte di Cassazione, ha portato alla luce le votazioni di 6.799 degli aventi diritto, corrispondente al 74%. Nessuna scheda nulla tra quelle scrutinate e 301 schede bianche.

Questo non è stato l'unico turno di elezione suppletiva: l'8 e il 9 dicembre, infatti, i magistrati dovranno indicare il favorito per sostituire Paolo Criscuoli, anche lui dimesso, dopo una lunga autosospensione. Al suo posto, doveva subentrare il presidente del tribunale di Vasto, che ha rinunciato alla carica, spingendo i magistrati alle urne.

In totale, sono cinque i membri del Csm che hanno rinunciato alla loro carica, a seguito dello scandalo sulle nomine: oltre ai tre citati, ci sono anche Gianluigi Morlini e Corrado Cartoni, già sostituiti, prima dell'estate, con Giuseppe Marra e Ilaria Pepe.

"Vince la libertà, la tutela vera dell'autonomia e indipendenza della magistratura contro la burocrazia e gli accordi di potere.

I magistrati che votano smentiscono i giornaloni, che davano vincenti la sinistra giudiziaria e Di Matteo", ha commentato il deputato di Forza Italia Pierantonio Zanettin.

Il vicepresidente del Csm, Davide Ermini, si è detto soddisfatto per la nomina: "Bene la nomina dei due pubblici ministeri al Csm, da lunedì saremo già a lavoro in commissione".

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