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Sardine al "pascolo" sui monti Santori si rifugia in montagna

In attesa del maxi-raduno del 19 gennaio a Bologna, i "pesciolini" della sinistra lanciano il progetto "Sardine dell'Appennino": escursioni, pranzi al sacco e visite ai borghi delle montagne emiliane. Santori: "Anche lì attecchisce il populismo"

Sardine al "pascolo" sui monti Santori si rifugia in montagna

Alle Sardine, per combattere Matteo Salvini e la Lega, non basta più "okkupare" le piazze delle grandi città. Bisogna andare oltre, anche fisicamente. Di qui l'idea delle "Sardine dell'Appennino": questo il nome del progetto appena lanciato dai "pesciolini" della sinistra per allargare il proprio raggio di azione alle montagne emiliane fino ai confini con la Toscana. "Il populismo attecchisce dove c'è un atteggiamento passivo. Quindi, stiamo continuando a rafforzare i legami tra persone impegnate proprio nella cittadinanza attiva". Così uno dei leader del movimento, Mattia Santori, ha spiegato ad Agi il senso di questa nuova iniziativa.

Il progetto che consiste in escursioni, pranzi al sacco e visite in piccoli borghi di collina e montagna dove esportare il messaggio anti-sovranista in vista delle elezioni emiliano-romagnole che si avvicinano sempre di più. Le Sardine si limiteranno a coordinare le varie iniziative, organizzate e curate dalle singole comunità e realtà associative di ogni luogo che darà loro ospitalità.

Si comincia domenica 5 gennaio da Rasora, frazione di 86 abitanti del Comune di Castiglione dei Pepoli, al confine con la Toscana. Appuntamento alle 10.30 in piazza della Libertà, a Castiglione. Da qui partirà una camminata di 11 km. I promotori spiegano che "visiteremo il borgo disabitato di Casale e quello ancora abitato di Bagucci, noto per la sua piccolissima 'Piazza Rossa'. Arriveremo infine a Rasora". Qui c'è un circolo Arci, "presidio sociale e culturale con le sue attività e la sua biblioteca".

La nuova formula delle Sardine è chiara: promuovere relazioni nelle comunità più piccole con le realtà del volontariato e dell'associazionismo già esistenti. E non solo in ambito urbano. Anche se è qui che che si gioca la partita più importante. Lo sanno bene i "pesciolini" che infatti, per sabato 4 gennaio, hanno organizzato un sit-in davanti al Duomo di Faenza, 24 ore prima dell'arrivo di Salvini. "Vogliamo far trovare anche qui un muro di sardine, in risposta a chi ha la presunzione di venire a liberarci".

In attesa del 19 gennaio, giorno della manifestazione di Bologna, per Santori "una festa dell'Emilia-Romagna aperta a tutta Italia". Sul palco di piazza VIII agosto, si esibiranno cantanti, artisti e personaggi della cultura come Afterhours, Vasco Brondi, Sandro Ruotolo e il vignettista Makkox. Il raduno avrà costi importanti.

Per gestire in modo trasparente il denaro raccolto con il crowdfunding, circa 60mila euro, che serviranno a coprire le spese dell'evento, è nata l'associazione 6000 sardine Ets. Inoltre, è partito il progetto "sardina ospita sardina", per cui "circa un migliaio di emiliano romagnoli apriranno le porte di casa loro per ospitare chi viene da fuori". A testimonianza dell'importanza nazionale, e non solo locale, della maxi-manifestazione bolognese.

E dopo? Cosa faranno le Sardine? Molto dipenderà dall'esito delle elezioni. Santori afferma che "dovremo decidere quale direzione prendere a livello politico: ad esempio se continuare a fare iniziative staccate dalla politica parlamentare oppure se affrontare alcuni temi nello specifico". Malgrado le smentite di Santori e soci, non è esclusa l'ipotesi della loro trasformazione in un partito.

Intanto, le Sardine continuano ad estendere la propria rete in tutta Italia. "Trapani non si Lega", questo il nome del flash-mob in programma a Trapani sabato 4 gennaio. "Sulla scia del movimento nato a Bologna - si legge sulla pagina Facebook dell'evento - ci sentiamo anche noi sardine, contro il razzismo, contro l'intolleranza e contro tutti i sovranismi. Le sardine, muovendosi in branco, disorientano l'aggressore. Vogliamo un paese libero da tutte le forme di discriminazione. Siamo un gruppo apartitico, unito contro ogni forma di intolleranza, di violenza e di arroganza, sia nella vita politica, che sul web.

Vogliamo una politica più attenta alle minoranze, ai diritti civili e all'ambiente".

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