De Magistris: "Il M5S perde credibilità sulla questione morale"

Lungo post del sindaco di Napoli su Facebook all'indomani della sconfitta pentastellata in Basilicata: "Gridavano onestà e poi hanno salvato Salvini..."

De Magistris: "Il M5S perde credibilità sulla questione morale"

De Magistris al vetriolo sul Movimento Cinque Stelle: “Naufragio senza la foglia di fico. È passato un anno dal bellissimo successo elettorale dei pentastellati alle elezioni politiche che il partito fondato da Beppe Grillo è ormai al tracollo. Il loro punto di non ritorno è la questione morale dove hanno perso ogni credibilità o perché hanno tradito rispetto a ciò che sostenevano oppure perché gli è caduta la maschera”.

Parole e musica del sindaco di Napoli che all’indomani della sconfitta pentastellata in Basilicata, analizza, lanciando accuse pesanti al M5S, il tonfo elettorale alle regionali nel "consueto" post del lunedì mattina.

“Quando stavano all'opposizione bastava che un avversario politico fosse indagato o attinto da un'informazione di garanzia che scattava la loro furia - spesso anche fondata - per le dimissioni del presunto colpevole (prima ancora che venisse processato). Ora che governano nelle città e nello Stato – fa notare De Magistris - per loro questa regola non vale più. Si fa quadrato, come ai tempi di Craxi e Andreotti”.

Emblematico, per De Magistris, quanto accade a Roma con l’amministrazione Raggi: “Dopo Roma capitale tanti avevano sperato in una pulizia morale al Campidoglio, ma da quando governano i rivoluzionari a parole si susseguono indagini, informazioni di garanzia, arresti. Arresti eccellenti nell'orbita del partito del cambiamento (sic). Procedimenti penali per fatti gravissimi su vicende centrali per la vita della città. Al Sindaco Marino ci mancava poco che lo impiccassero in piazza - per degli scontrini - con un tribunale del popolo composto da 5S e pezzi di Pd. Il capo del M5S, nonché vice presidente del Consiglio del Governo nero, ci racconta in questi giorni che loro sono diversi perché, quando è stato arrestato per corruzione il loro presidente del consiglio comunale della capitale d'Italia, lo hanno subito espulso. Si è diversi, caro Di Maio, quando si rompe un Sistema e quando non si viene coinvolti in vicende correttive così gravi e inaudite”.

Quindi il sindaco di Napoli elencato fatti e notizie di cronaca e politica romana, passa alla questione nazionale. “I capi del M5S nei comizi hanno sempre gridato onestà, onestà ed affermato che la casta, i politici, devono essere giudicati dalla magistratura quando sono sottoposti a procedimenti penali. Parole che condivido. Però, come si sono seduti sulla poltrona di governo, al primo processo, che riguarda il loro alleato Salvini alzano la manina e gli concedono l'immunità, sottraendolo ad un procedimento penale per fatti gravissimi: sequestro di persona per la cosiddetta vicenda della nave Diciotti. Non sapremo mai la verità su persone, anche donne e bambini, sequestrate. Hanno salvato Salvini, oggi grazie a loro anche capo politico di fatto del Governo, il quale ancora non restituisce agli italiani - a lui cosi tanto cari a chiacchiere - i 49 milioni. Viva l'onestà!”.

Ma ill lunghissimo j’accuse di De Magistris non è mica finito: “[...]Onestà, coerenza, credibilità non si comprano al mercato, ma sono stili e storie di vita delle persone. Tradire la fiducia, su etica ed onestà, è il peggior peccato politico. E non voglio approfondire le tante promesse tradite come sul terzo valico tra Liguria e Piemonte, sulla TAV che faranno ma lo diranno solo dopo le elezioni europee, sulle trivelle in Puglia e in Basilicata, a Taranto dove il M5S è la fotocopia di chi li ha preceduti: hanno svenduto la salute confermando il conflitto tra diritto al lavoro e diritto all'ambiente. Si reitera su Taranto l'omicidio di Stato, con norme costruite per rendere formalmente legale un assassinio di intere popolazioni.

Al Sud, poi, chi ha votato per il cambiamento si è trovato il M5S che stipula, addirittura, un contratto per cementificare un'alleanza con il leader politico più antimeridionale dalla nascita della Repubblica. Poco male, dopo le elezioni approveranno anche l'autonomia regionale differenziata, così il Sud sarà ancora più penalizzato”.

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