Luigi Di Maio sempre più lontano da Roberto Fico. Il primo, esponente della linea più governista del Movimento. L’altro capo dell’ala intransigente, più schierata a sinistra e che mal sopporta il rapporto tra M5S e Lega. Soprattutto sull’immigrazione.
Ieri Fico è andato alla festa del Pd e ha espresso alcune critiche sulla linea tenuta dal governo sul cado Diciotti. Ora Di Maio replica e allontana sempre più il collega grillino. Con cui già prima dell’elezione al soglio più alto della Camera erano sorti alcuni screzi.
"Siamo compatti come governo e come maggioranza, poi quello che ho da dire a Fico glielo dico da amico e di persona, non a mezzo stampa", ha detto gelido il vicepremier grillino a chi gli chiedeva un commento sulle posizioni del presidente della Camera. E sul consenso avuto dalla folla ha aggiunto: "C'erano molti di noi nel pubblico perciò avete visto affollato".
Certo, Di Maio nega che ci siano spaccature. "Siamo compatti – ripete - come governo e come maggioranza". Ma qualcosa tra i due sembra essersi rotto.
Parlando a Napoli a margine del tavolo tecnico sulla vertenza de La Doria, Luigino ha minimizzato le tensioni all'interno del Movimento sulla questione migranti. In merito alle dichiarazioni del presidente della Camera sulla Diciotti, il ministro del Lavoro sottolinea che "ognuno ha le sue opinioni".
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