Alemanno: "Così denuncerò Patronaggio per violenza a corpo politico"

Gianni Alemanno, leader del Movimento Sovranista, annuncia: "Venerdì presenteremo in Procura la denuncia contro Patronaggio". Adesso le ipotesi di reato contestate al procuratore capo di Agrigento sono raddoppiate

Alemanno: "Così denuncerò Patronaggio per violenza a corpo politico"

La guerra giudiziaria innescata dal caso Diciotti prosegue. E Gianni Alemanno, leader del Movimento Sovranista, che già qualche giorno fa aveva minacciato di denunciare il procuratore capo di Agrigento Luigi Patronaggio adesso punta al raddoppio.

Vuole denunciare Luigi Patronaggio. È solo un annuncio o è intenzionato ad andare fino in fondo?

La bozza della denuncia è già sul mio tavolo in attesa delle ultime limature. Venerdì mattina la presenteremo alla stampa e in Procura.

Quindi è possibile denunciare il procuratore capo di Agrigento per attentato ai diritti politici del cittadino?

Le dirò di più: le ipotesi di reato sono raddoppiate. Ci sono margini per ipotizzare non solo la violazione dell’articolo 294 del codice penale ma anche quella dell’articolo 338.

Di che si tratta?

Di violenza o minaccia ad un corpo politico. L’ipotesi è che l’azione giudiziaria esercitata da Patronaggio sia tale da ostacolare il ministro dell’Interno nell’esercizio delle sue funzioni.

Come andrà a finire?

Beh diciamo che c’è stato un precedente. Nel 1998 gli avvocati di Berlusconi hanno presentato un’analoga denuncia alla procura di Brescia che, ovviamente, l’ha archiviata. Noi ci auguriamo che in questo caso si apra almeno un fascicolo d’indagine.

A luglio è arrivata anche la sentenza di confisca dei beni del Carroccio. Pensa che ci sia un disegno per delegittimare Salvini?

Sicuramente la Lega e il suo leader in questo momento sono sotto la lente d’ingrandimento della magistratura. Nel primo caso però si è trattato di un’azione contro il partito mentre, adesso, si sta procedendo contro un ministro della Repubblica. E chi come noi lo ha votato, pur non facendo parte della Lega, si sente di fatto leso nei propri diritti ed ha il diritto dovere di denunciare.

Nonostante tutto, il consenso di Salvini sembra in ascesa. Più lo attaccano più diventa popolare?

Credo che questa inchiesta si trasformerà in un boomerang. Il tema dell’immigrazione è molto sentito dagli italiani e solo chi ha i paraocchi non lo capisce. È proprio leggendo i toni trionfalistici usati dai giornali di sinistra a proposito di questo avviso di garanzia che mi sono indignato e ho deciso di agire.

La questione ha creato qualche imbarazzo a Di Maio che per Alfano chiese le dimissioni…

Fino a ieri i Cinque Stelle hanno attaccato tutti quelli che governavano. Oggi però al governo ci sono loro e si ritrovano a fare i conti con l’evidente squilibrio che c’è tra il potere giudiziario e quello politico.

Anche la fronda interna dei Cinque Stelle è in agitazione. Pensa che il governo gialloverde durerà oppure, come dice Tajani, non mangerà il panettone?

Il vero banco di prova su cui si misurerà la longevità dell’esecutivo è l’Europa. È da lì che nascerà la possibilità di fare una finanziaria di cambiamento oppure no. Tutto si basa su come i gialloverdi condurranno le trattative con Bruxelles.

Insomma, bisognerà sbattere i pugni sul tavolo…

Esatto, se saranno condotte in maniera dura si troveranno i margini finanziari per le riforme promesse e il governo del cambiamento potrà andare avanti. Altrimenti sarà impossibile rispettare il contratto di governo.

A Roma il Carroccio ha incassato il suo primo consigliere capitolino e si parla di organizzare una “Pontida” romana. Cosa prevede allo scadere del mandato della Raggi?

È ancora tutto

da vedere e da esplorare. Le candidature per Roma possono essere diverse ed è presto per fare dei pronostici. L’importante è che si rimetta in moto l’opposizione capitolina visto che, ultimamente, si è fatta vedere poco.

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