Date e numeri sono fondamentali per chiarire l'affaire Fico sulla barca. Il 21 luglio 2022, il governo Draghi conclude la propria esperienza. Nel pomeriggio di quel giorno, il presidente della Repubblica Sergio Mattarella decreta lo scioglimento delle Camere e indice le elezioni per il 25 settembre. La legislatura è finita. Il 27 luglio, cinque giorni dopo lo scioglimento del Parlamento, il presidente della Camera Roberto Fico invia una lettera a tutti i parlamentari invitandoli a presentare entro 3 mesi dalla scadenza della legislatura (cessazione della carica) eventuali variazioni patrimoniali. Ossia acquisti di auto, barche e case. Perché è la legge che lo impone. Nello specifico, l'articolo 4 della legge del 5 luglio 1982 n.441 obbliga tutti i parlamentari a comunicare entro tre mesi dalla cessazione dall'incarico eventuali variazioni patrimoniali. Una legge che lo stesso Fico conosceva e che chiede ai colleghi di rispettare.
Ma lui lo farà? Il Giornale è in grado di rivelare come la barca Paprika, un 36 piedi a motore di quasi dieci metri con area relax e solarium, sia stata acquistata da Fico nell'estate del 2022 ( tra giugno e luglio). Dai documenti reperiti sul sito della Camera dei deputati emerge però che l'ex numero uno di Montecitorio non abbia mai comunicato la variazione di patrimonio, ossia l'acquisto della barca come la legge impone. Una dimenticanza che potrebbe costargli un procedimento per mancata rendicontazione. "Fico, da presidente della Camera dei Deputati, dovrebbe sapere che ogni anno si dichiara il proprio stato patrimoniale. È sicuro di aver rispettato l'art. 4 della legge 5 luglio 1982 n. 441? Se lo vada a leggere il Presidente Fico perchè non ci sembra che entro 3 mesi dalla cessazione del suo ufficio abbia comunicato di essere nel frattempo diventato proprietario di una barca. Nella documentazione pubblicata dalla Camera dei Deputati non vi è traccia. Fico continua a fare lo gnorri, ma questo è un fatto molto grave. Se il Presidente uscente della Camera abbia omesso di comunicare una mutazione del suo stato patrimoniale saremmo al cospetto di una indegnità istituzionale anche pregressa" incalza il senatore di Fratelli d'Italia Antonio Iannone.
E sull'affare barca spunta un altro giallo che rischia di travolgere il candidato del M5s in Campania. Fico avrebbe utilizzato un posto per l'ormeggio della sua barca nel porto militare di Nisida, in provincia di Napoli. Lo staff dell'ex presidente della Camera fa sapere: "Le accuse mosse dal centrodestra all'ex presidente della Camera sono di avere ormeggiato il natante nell'area di pertinenza del circolo sportivo dell'Aeronautica militare a Nisida. Facendo, all'epoca, richiesta - poi accettata - per motivi di sicurezza. Una concessione che viene garantita a pochi civili, in genere persone che ricoprono particolari e delicati incarichi istituzionali".
Ma qui si apre un altro capitolo della saga. Dai documenti, visionati dal Giornale, Fico fino al 2022 non è stato titolare di alcuna imbarcazione. Ecco allora, la domanda. Per quale barca ha ottenuto l'autorizzazione (in quanto alta carica dello Stato) per l'ormeggio nell'area militare di Nisida? Una barca non di sua proprietà? Della compagna? Magari era una barca presa in affitto.
Altra storia, se l'autorizzazione è stata concessa dal 2022 in poi, in pratica da quanto Fico non ricopriva più alcun incarico pubblico. E perché è stato concesso un privilegio del genere? Domande alle quali risponderà nelle prossime ore il ministro della Difesa Guido Crosetto interpellato da un'interrogazione di Fratelli d'Italia.
Da fonti della Difesa contattate dal Giornale emerge che quello spicchio di mare tra Nisida e Cuomo è destinato a esercitazioni di Marina e Aeronautica militare. Nessuna autorizzazione per civili è consentita. Uno strappo per Fico? Farebbe bene a esibire l'autorizzazione avuta dalla Difesa e fugare tutti i dubbi.