Guerra in Ucraina

Il disgelo tra Usa e Cina: Pechino apre sull'Ucraina (con garanzie per Taiwan)

La svolta: "Pronti a un ruolo costruttivo sulla guerra". E si lavora a un vertice Biden-Xi

Il disgelo tra Usa e Cina: Pechino apre sull'Ucraina (con garanzie per Taiwan)

New York. Da New York arrivano segnali di disgelo tra Washington e Pechino, mentre il Dragone si sgancia in maniera sempre più esplicita dalla Russia sull'Ucraina. Dopo che il presidente americano Joe Biden ha detto dal podio dell'Assemblea Generale Onu di «non volere una nuova guerra fredda con la Cina né di cercare un conflitto», la portavoce del ministero degli Esteri cinese, Zhao Lijian, ha risposto di auspicare che gli Stati Uniti collaborino per «trovare un modo affinché due grandi potenze con diversi sistemi sociali, storie e culture coesistano pacificamente e cooperino». E ieri il segretario di stato americano Antony Blinken ha incontrato l'omologo Wang Yi, un faccia a faccia che rientra negli sforzi dell'amministrazione Biden «per mantenere aperte le linee di comunicazione e gestire la concorrenza in modo responsabile».

Nonostante il titolare di Foggy Bottom abbia ridotto il suo programma nella Grande Mela in seguito alla morte del padre, giovedì sera, ha voluto comunque vedere Wang, anche perché l'incontro puntava a gettare le basi per il primo bilaterale tra Biden e il presidente cinese Xi Jinping, che potrebbe tenersi a Bali a novembre a margine del G20. E inoltre, è servito per contenere le tensioni su Taiwan, dopo il nuovo avvertimento di Pechino. «Preservare la pace e la stabilità nello stretto è essenziale per mantenere la sicurezza e la prosperità regionale e globale», ha detto Blinken a Wang, secondo quanto riferito dal dipartimento di stato americano. Anche Biden all'Assemblea Onu ha tenuto a ribadire che gli Usa restano impegnati nella politica dell'Unica Cina e cercano di promuovere la pace e la stabilità nello stretto (dopo che nei giorni precedenti aveva minacciando di difendere Taiwan con l'esercito in caso di attacco senza precedenti). Taipei è considerata la linea rossa dei rapporti diplomatici tra le due potenze, e Wang lo ha ribadito senza mezzi termini nel corso di un evento alla prestigiosa Asia Society di Manhattan. «La politica dell'Unica Cina è la base su cui poggiano le relazioni tra Pechino e Washington e la questione di Taiwan sta diventando sempre più il rischio maggiore. Se viene gestita male, è molto probabile che devasti i legami bilaterali».

Il disgelo tra Usa e Cina, comunque, passa anche dalla guerra in Ucraina e a incoraggiare l'America è il fatto che la Cina prenda sempre più le distanze dalla Russia. Washington e Pechino hanno un obbligo a contrastare gli effetti dell'invasione russa e a impedire ulteriori azioni provocatorie, ha detto il segretario di stato all'omologo del Dragone. Wang, da parte sua, durante la riunione del Consiglio di Sicurezza Onu ha sottolineato la necessità di un cessate il fuoco, invece che il suo sostegno a Mosca. Inoltre, per la prima volta dall'inizio del conflitto ha visto il ministro degli Esteri ucraino Dmytro Kuleba, affermando che «la sovranità e l'integrità territoriale di tutti i Paesi devono essere rispettate e gli scopi e i principi della Carta delle Nazioni Unite devono essere pienamente osservati». La Cina, ha poi assicurato, «è sempre dalla parte della pace» ed è pronta «svolgere un ruolo costruttivo».

Infine, un ulteriore segnale di distensione è il fatto che durante la sua visita a New York Wang abbia incontrato l'inviato statunitense per il clima John Kerry, nonostante dopo la visita della speaker Nancy Pelosi a Taipei Pechino avesse annunciato lo stop alla cooperazione sull'ambiente, che rappresenta una priorità per l'amministrazione Biden.

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