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Il don insulta il Cavaliere "Uscita inopportuna"

A Chirignago, due passi da Venezia, c'è un parroco che fa più rumore delle campane della sua chiesa.

Il don insulta il Cavaliere "Uscita inopportuna"

A Chirignago, due passi da Venezia, c'è un parroco che fa più rumore delle campane della sua chiesa. Don Roberto Trevisiol, infatti, per un attimo ha smesso la tonaca per indossare la toga, forse sentendosi una novella Ilda Boccassini. E s'è lanciato in un pistolotto anti Cav che ha indignato non poche pecorelle della sua comunità. Una di queste s'è rivolta persino al Patriarca di Venezia, Francesco Moraglia. Il prete Roberto ha infatti dato alle stampe sul foglio parrocchiale la sua personale opinione sul verdetto di mercoledì scorso. Una sorta di «FattoQuotidiano» in salsa clericale. «Berlusconi», è il titolo del suo articolo a cui chiede ai fedeli di ragionare. Il trafiletto è una Bibba di contraddizioni. «Non buttiamola in politica», è l'esordio del suo scritto tutto politico. «Non sono esperto di diritto per cui non parlo di quello che non so». E poi, giù a discettare di diritto e parlare di legge: troppi undici anni per una sentenza; un «poveraccio non avrebbe avuto tante risorse per pagarsi tanti avvocati». Quindi arriva la sua di sentenza: «Sia distinto il verdetto legale da quello morale - predica il don - Quale esempio ha dato il premier che si circondava di ragazze come se avesse avuto un arem (senz'h ndr.) ottenendone le grazie non perché giovane, bello, affascinante, ma per via delle sue infinite possibilità economiche? È questo quello che vogliamo insegnare a chi si affaccia alla vita?». Quindi parla di «Regno del bunga bunga» e termina con un «Che desolazione». Tutto nero su bianco.

A tanti esce fumo (non incenso) dal naso dalla rabbia. O quanto meno stupore. Tra questi, il coordinatore regionale di Forza Italia Michele Zuin. Il quale prende carta e penna e scrive al superiore del don. «Resto alquanto sconcertato sulla necessità di inserire tale scritto all'interno di un foglio parrochiale, premettendo il pieno di rispetto delle opinioni altrui - è l'obiezione -. Mi chiedo, però, se l'opinione personale del Parroco ampiamente rappresentata, dando per certe alcune cose (smentite proprio dall'assoluzione con formula piena) e commentate personalmente, debbano essere così divulgate».

Non solo: «Personalmente trovo del tutto inopportuna questa uscita, ma lascio a Lei ogni ulteriore riflessione, anche se mi piacerebbe conoscere il Suo pensiero su questa questione».

Una bomba in curia che, fino a ieri sera, non era dato sapere quali effetti abbia avuto.

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