Quante paia di scarpe con i tacchi si possono comprare, con cinquecento euro? Di paia «giuste», insomma di quelle Scarpe con la «S» maiuscola? Forse uno soltanto. E allora le tre signore di Vicenza, madre e due figlie, di sicuro potranno permettersi uno sfizio in meno. Magari anche due o tre, se la scarpa in questione non ha suole rosse o pellami pregiati o fibbie d'élite, perché si sa, poi, che la vanità trova soddisfazione in molti modi, non necessariamente esosi (o, almeno, non sempre).
Le tre signore, sia chiaro, sono colpevoli: camminavano in casa ticchettando, con tacchi a spillo, zoccoli, zeppe alte, tacconi spessi, insomma davano un fastidio tremendo agli inquilini. I vicini hanno provato a convincerle, l'amministratore di condominio pure, ci sono state lamentele, insistenze, litigi e, alla fine, gli inquilini si sono stufati. Con che scarpe giravano, per casa, quelle tre signore, «le nuove coinquiline» (rumorose)? Con delle chiccosissime Louboutin, come quelle sfoggiate da Carla Bruni première dame salendo una scalinata accanto a Letizia di Spagna? O con delle newyorchesi Manolo Blahnik, come quelle ormai mitiche di Carrie in Sex and the City? Con dei tacchi dodici? Con dei tacchi a spillo di quelli che non si riescono neanche a provare in negozio? Con degli stivaloni alla Julia Roberts? Chissà.
Alle donne piace sognare, alle signore piace(va) ticchettare in giro, ai vicini piace dormire e farsi i fatti propri senza dover sentire i tacchi altrui sulla testa, ai giudici piace emettere sentenze. E così le tre signore sono state multate: cinquecento euro, che la procura ha ordinato pagassero, e che loro, in effetti, hanno pagato. Dopo di che, forse per non perdere altre occasioni di (eventuali) acquisti sfumati, pare che le signore abbiano cambiato abitudini (anche igieniche: non è che tenere le scarpe in casa favorisca la pulizia...).
Del resto, sembra anche che andassero avanti a girare, passeggiare e rumoreggiare da quattro anni; e sembra anche che i coinquilini del piano inferiore (i più tormentati dalla passione scarpistica delle tre donne) si dovessero alzare molto presto al mattino, per andare al lavoro: e allora viene quasi da diventare ciceroniani, e ricordare a Catilina, cioè alle signore, quo usque tandem abutere patientia nostra? Che poi, perché i vicini non hanno regalato alle signore delle belle ciabattine, o degli eleganti calzettoni antiscivolo?
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