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"Draghi soluzione logica per il Colle": Garavaglia segue Giorgetti

Il ministro del Turismo rilancia la candidatura del presidente del Consiglio al Quirinale. Giorgetti nega divisioni interne, ma le incomprensioni con Salvini sono tante

"Draghi soluzione logica per il Colle": Garavaglia segue Giorgetti

Nella Lega si allarga il fronte di chi vorrebbe eleggere Mario Draghi al Quirinale. Anche Massimo Garavaglia, ministro del Turismo, ha lanciato la candidatura del presidente del Consiglio per il Colle: "Che Mario Draghi finisca al Quirinale mi sembra una soluzione logica. Il quando è tutto da vedere. Non dipende certo dal sottoscritto", ha detto ai microfoni di Rtl 102.5.

Il primo a parlare apertamente dell'elezione dell'ex presidente della Bce è stato Giancarlo Giorgetti, ministro per lo Sviluppo economico, leader dell'ala "moderata" del Carroccio e fidato amico del presidente del Consiglio. Ieri, in un'intervista alla Stampa, ha detto: "L’interesse del Paese è che Draghi vada subito al Quirinale, che si facciano subito le elezioni e che governi chi le vince", aggiungendo che, se salisse sul Colle, il presidente del Consiglio diverrebbe "il nuovo De Gaulle". E ha escluso la candidatura di Silvio Berlusconi, che pure Matteo Salvini ha proposto più di una volta: "Berlusconi ha poche possibilità, Salvini ne parla per evitare di parlare di cose più serie. La vera discriminante politica per i prossimi sette anni è che cosa fa Draghi".

Anche se, subito dopo, il ministro dello Sviluppo economico esclude qualsiasi spaccatura dentro il partito: "La Lega è una sola, fatevene una ragione. Al massimo ci sono sensibilità diverse. Amando le metafore calcistiche direi che in una squadra c’è chi è chiamato a fare gol e chi è chiamato a difendere". E le sensibilità di Giorgetti sono condivise dal collega Garavaglia. Che, come il varesotto, approfittta per minimizzare le voci su un possibile dissenso interno: "Da sempre sentiamo parlare di divisioni interne alla lega. La lega è solida e compatta al suo interno. Ogni tanto discutiamo, ma questo è naturale. Chi non discute non ha nulla da dire". Ma le incomprensioni tra il Giorgetti e Salvini sono tante. E colpisce che una persona schiva come il ministro abbia concesso un'intervista del genere. Perché oltre a proporre Draghi come successore di Mattarella, ha detto che farebbe gestire la partita a Bossi ("il 99% di quello che so l'ho imparato da lui") e ha bocciato le candidature del centrodestra per Roma e Milano.

Che Giorgetti voglia logorare Salvini? Il ministro lo esclude, ma c'è chi inizia a pensare che sia così.

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