"Essere diversi vuol dire fare un'opposizione diversa. Non possiamo continuare a fare le stesse cose che facevano gli altri, ad adottare le stesse tattiche che ha sempre utilizzato la politica che siamo nati per criticare. Lo ripeto: adesso dobbiamo fare un'opposizione diversa. Dobbiamo spiegare che noi siamo più bravi e perchè. E poi dobbiamo imparare a confrontarci" . La bacchettata arriva dal sindaco di Parma Federico Pizzarotti.
In casa Grillo volano gli stracci. Il figliol prodigo Federico Pizzarotti, da poco riabilitato sul blog di Grillo dopo le ripetute scomuniche per la gestione troppo da "vecchia casta" del comune di Parma non ha dubbi. Sono di stamattina i suoi dubbi sulla gestione politica che Grillo e Casaleggio adottano nei confronti degli altri partiti politici. Il sindaco si dice molto perplesso sul non trattare a prescindere che il M5S ha adottato come linea guida, frutto dei cattivi consiglieri di cui si è circondata la direzione nazionale.
Le elezioni regionali del prossimo 23 novembre in Emilia Romagna hanno portato allo scoperto la fronda interna al movimento pentastellato. Il sindaco controcorrente si era già schierato con Defranceschi nonostante questo fosse finito nel mirino dei giudici per peculato. Le rigide regole del M5S, smentite nella mattinata di oggi, prevedono l'incandidabilità per gli inquisiti da parte della magistratura. Al Fatto Quotidiano aveva dichiarato nei giorni scorsi che "non avere Defranceschi sarebbe una grave perdita, lo vorrei come candidato presidente tutta la vita".
E in serata è arrivato l'annuncio. Nonostante l’espresso divieto di Beppe Grillo, il M5S di Parma ha raggiunto un accordo con Pd e centrodestra per eleggere un esponente Pd (o il sindaco di Fidenza o quello di Salsomaggiore) alla presidenza della Provincia di Parma. E Federico Pizzarotti sarà candidato come consigliere provinciale nella lista unitaria. Il listone trasversale raggrupperà tutti i sindaci del territorio dei vari schieramenti politici: Pd, M5S, centrodestra e liste civiche nelle elezioni nelle quali voteranno solo consiglieri comunali e sindaci. Si attenderà il termine ultimo per la presentazione delle liste (venerdì) per rendere ufficiale l’iniziativa, fissata venerdì prossimo, ma l’intesa è stata raggiunta fra i maggiori amministratori della realtà parmense, sindaco di Parma in primis.
Nei giorni scorsi, prima dell’indicazione di Beppe Grillo di non partecipare alle attività delle future province, era stato proprio Federico Pizzarotti ad indicare la strada della lista istituzionale unica. La proposta era stata inizialmente bocciata dal Pd che, a fronte comunque di una spaccatura interna, avrebbe alla fine accettato assieme alle altre realtà politiche del territorio. Non si esclude tuttavia che un gruppo di amministratori dissidenti del Pd possa presentare una lista alternativa, in polemica con questa decisione.
Beppe Grillo, dal suo blog, aveva dato un’indicazione categorica: "Il M5S continuerà a non presentare le proprie candidature in un organo politico del
quale auspica la soppressione. Non cediamo e non ci facciamo lusingare dalla prospettiva di acquisire poltrone o, addirittura, da eventuali vittorie in alcune elezioni provinciali".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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