Termina l'esperienza politica di Michele Emiliano nelle file del Pd. Il motivo è giuridico, almeno così dice il presidente della Regione Puglia. "Per ragioni legate al mio ruolo di magistrato, sia pure in aspettativa per mandato elettorale, devo comunicare la mia decisione, dolorosa ma inevitabile, di non rinnovare l’iscrizione al Pd, in ossequio alla recente sentenza della Corte Costituzionale in materia". Emiliano spiega le ragioni del mancato rinnovo della sua iscrizione parlando al circolo Pd Murat San Nicola.
Ma il governatore assicura che continuerà a "supportare il Pd in ogni modo in cui mi venga richiesto e continuerò a frequentare il mio circolo ed ogni istanza di partito alla quale riterrò di intervenire". E prosegue: "Il mio ruolo di capo politico della coalizione di centrosinistra della Regione Puglia è per me coessenziale alla mia militanza nel Pd al quale sarò sempre legato".
Laureato in legge, iniziò a lavorare come praticante in uno studio legale. Dopo aver vinto il concorso in magistratura, operò ad Agrigento, dove ebbe modo di incontrare Giovanni Falcone e Rosario Livatino. Tornato in Puglia, dal 1990 al 1995 fu impegnato nella Procura di Brindisi. Nel 1995 rientrò a Bari, come sostituto procuratore della Direzione distrettuale antimafia (Dda). Ricoprì quersto incarico fino al 2003, quando accettò di candidarsi a sindaco di Bari per il centrosinistra.
Sindaco dal 2004 al 2014, nel giugno 2015 Emiliano è stato eletto presidente della Regione Puglia. In tutti questi anni non ha mail lasciato la magistratura, ma si è dedicato ai suoi impegni politici avvalendosi dell'aspettativa dal lavoro, previsto dalla legge.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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