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Emma Bonino apre alle larghe intese: "Possibili dopo il voto"

L'ex ministro degli Esteri non nasconde le proprie carte: ipotizza un'intesa trasversale dopo le urne con un solo veto su Matteo Salvini

Emma Bonino apre alle larghe intese: "Possibili dopo il voto"

Le larghe intese? Mai dire mai: sembra essere questa la parola d'ordine di Emma Bonino, storica esponente radicale e leader della nuova formazione anti-populista "+Europa".

Intervistata oggi a Circo Massimo di Massimo Giannini e Jean Paul Bellotto per Radio Capital, la Bonino non esclude un accordo che vada oltre i tradizionali confini degli schieramenti politici da realizzarsi ad urne chiuse.

"Dopo il voto si vedrà che cosa è possibile fare - afferma la leader di +Europa - Con Berlusconi ho già governato ma mancano ancora quattro settimane al voto. Non diamoci già per persi, altrimenti non vale la pena nemmeno cominciare". Un veto in effetti resiste: quello del divieto di intese, cordiali o meno, con la Lega Nord: "Trovo molto pericolose le posizioni di chi dice che sta con Putin, Orban (il premier ungherese, ndr) e Trump", continua Bonino che mette così la pietra tombale su qualsiasi soluzione che comprenda anche Matteo Salvini.

L'ex ministro degli Esteri si è detta poi assai critica verso la legge elettorale, definita "discriminatoria, confusa e fatta all'ultimo: "Fare le liste è sempre un problema ma rimane il fatto che le regole stabilite sono francamente incomprensibili". E si dice rammaricata per l'esclusione dell'ex parlamentare Luigi Manconi da parte del Pd: "Vederlo fuori, almeno per chi ha molto a cuore i diritti civili, mi ha addolorato. Avremmo voluto recuperarlo ma era troppo tardi, ormai le liste erano chiuse".

La Bonino sembra insomma molto determinata ma nonostante l'alto gradimento personale che storicamente riscuote, la sua formazione europeista arranca nei sondaggi e non riesce a superare il 2%.

Una sfida che non potrà che essere vinta, appunto, grazie alle alleanze.

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