Epidemia di morbillo decima il «Settebello» E sui vaccini è polemica

Decreto in aula il 6 agosto, Veneto ancora sulle barricate. Infettati tre azzurri di pallanuoto

Jacopo Granzotto

Roma Oddio il morbillo, ci mancava anche questa. Non c'è solo la bagarre sui vaccini a surriscaldare la già infernale estate italiana. Dopo la morte della bambina di 16 mesi a Roma, ora giunge la notizia - e che notizia - della nazionale di pallanuoto decimata, appunto, dal morbillo. Tre giocatori a casa. Il Settebello, mica una scolaresca.

Mentre in Senato ferve il dibattito sul decreto vaccini (che entro il 6 agosto deve essere tramutato in legge), succede che la Regione Veneto notifichi un ricorso alla Corte Costituzionale. «Non contestiamo la validità dei programmi di vaccinazione, ma un intervento statale che impone un obbligo collettivo di dodici vaccinazioni, una coercizione attuata per di più con decreto d'urgenza che fa dell'Italia il Paese con il maggior numero di vaccinazioni obbligatorie», spiega il governatore Zaia.

Sui vaccini è un putiferio. Tutta colpa di qualche leggenda metropolitana di troppo, dicono all'Istituto Superiore di Sanità, che ieri è dovuto correre ai ripari con un vademecum per spiegare «tra verità scientifiche e falsi miti la validità scientifica delle vaccinazioni». In estrema sintesi si rende noto che: i vaccini non indeboliscono il sistema immunitario e non portano alla comparsa di malattie autoimmuni. Non contengono sostanze tossiche e pericolose come mercurio, formaldeide, alluminio. Nessuno dei vaccini commercializzati in Europa contiene derivati del mercurio, di cui peraltro non è mai stata dimostrata la pericolosità nelle quantità e nelle forme contenute nei vaccini. Le quantità di formaldeide, alluminio e altre sostanze sono minime e tali da non causare alcun danno alla salute. I vaccini, in particolare quello contro Morbillo, Parotite e Rosolia (Mpr), non causano l'autismo. Il decreto non modifica il calendario vaccinale, le immunizzazioni e la scansione temporale restano le stesse. Non esiste alcun test in grado di predire gli effetti collaterali dei vaccini. È vero, però che l'attuale riduzione delle coperture vaccinali ha provocato la recrudescenza di alcune malattie come il morbillo, e potrebbe portare al ritorno di patologie ormai assenti dal nostro paese, come la polio o la difterite, ma non ancora debellate dal resto del mondo. Basterà a rassicurare gli italiani? Perché appunto di morbillo tocca tornare a parlare per lo strano caso del «Settebello», la nazionale di pallanuoto che alla vigilia dei Mondiali è stata costretta a rivedere le convocazioni per tre casi di morbillo. Uno la scorsa settimana, due ieri. Sandro Campagna, l'allenatore, è dovuto ricorrere a due convocazioni in extremis dopo una serie di test per verificare chi fra gli azzurri era stato contagiato. E così Marco Del Lungo e Alessandro Velotto sono stati sostituiti dal rientrante Stefano Tempesti e da Cristiano Mirarchi.

E sul morbillo ieri si è acceso un animatissimo dibattito sul profilo Facebook del medico Roberto Burioni, quello dove campeggia lo slogan a caratteri cubitali: «Il vaccino non è un'opinione»: «Tranquiilli - scrive Burioni - la Dirindin e altri senatori dicono che non c'è nessuna emergenza morbillo Al caso di Valentino Gallo, fermato nei giorni scorsi per la

malattia, se ne sono aggiunti infatti altri due. Stiamo facendo una figura da cavernicoli di fronte a tutto il mondo». Nel giro di pochi minuti il post ha ricevuto migliaia di «mi piace», innescando la madre di tutti i dibattiti.

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