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"La famiglia Di Maio non è onesta". Parla la moglie dell'uomo che ha denunciato il lavoro nero

Antonella Pizzo si sfoga in un'intervista: "Mio marito me lo disse, le magagne usciranno...".

"La famiglia Di Maio non è onesta". Parla la moglie dell'uomo che ha denunciato il lavoro nero

"Mio marito non riesce a sopportare che Luigi Di Maio dica di provenire da una famiglia onesta". Antonella Pizzo, moglie di Salvatore, l'uomo che ha denunciato alle Iene l'attività di lavoro nero nella società del padre del capo politico grillino, parla con Repubblica commentando le rivelazioni del coniuge. E si toglie qualche sassolino dalle scarpe.

"Mio marito si era scocciato di questo mondo invisibile", dice la signora Pizzo. "Lo abbiamo fatto senza alcuno scopo, ma solo noi conosciamo la realtà di queste cose. In un momento di rabbia, di nervi, si dice la verità" aggiunge. E poi, sibillina: "Mio marito me lo disse, le magagne usciranno...".

La donna racconta anche come è montato il sentimento di rabbia del marito, manovale a Pomigliano d'Arco: "Un po' di tempo fa fu criticato su Facebook da un grillino e si sentì offeso. Dopo tutto quello che ha passato... Allora si è arrabbiato e ha deciso di tirare fuori la verità".

Qualcuno ha fatto filtrare che Salvatore Pizzo fosse stato in passato vicino al M5s. Ma la signora smentisce seccamente: "Non ha fatto alcuna campagna elettorale con i Cinque Stelle. Può darsi che all'inizio gli piacesse perché ne parlavano come di un partito onesto, anche se non l' ho mai sentito elogiare questo movimento. Soprattutto perché sapeva che Luigi Di Maio era figlio di Antonio. Anzi, una volta si chiese proprio questo" conclude.

Luigi Di Maio ha preso le distanze dalle attività del padre, ribadendo la sua estraneità ai fatti con un post su Facebook in cui ha scritto: "Mio padre ha fatto degli errori nella sua vita, e da questo comportamento prendo le distanze, ma resta sempre mio padre".

Intanto però le rivelazioni delle Iene non si fermano: in un nuovo servizio, che andrà in onda nella serata del 27 novembre, vengono alla luce altri tre casi di lavoratori abusivi.

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