Fascetta stretta al collo: bimba grave

È in coma la piccola di 3 anni. I genitori: «Lasciata solo pochi attimi»

Fascetta stretta al collo: bimba grave

È bastato distrarsi un attimo per trovarsi davanti alla tragedia. Quella che sta vivendo una coppia di egiziani residenti nella capitale, che da due giorni lotta insieme alla figlioletta in coma. La bambina di tre anni è stata persa di vista per pochi minuti ed è stata ritrovata a terra cianotioca, con una fascetta di quelle usate dagli elettricisti stretta attorno al collo.

Ora si trova ricoverata in coma presso il reparto di terapia intensiva del Dipartimento di Emergenza e Accettazione dell'ospedale Bambino Gesù di Roma.

«Mia figlia sta morendo, sta soffocando, correte» è stata la richiesta d'aiuto giunta venerdì sera alle 21.13 agli operatori del servizio di emergenza cittadina 118. Quando i sanitari sono giunti presso il civico 12 di Piazza Armenia, nel quartiere di San Giovanni, hanno trovato la bimba priva di conoscenza e bianchissima, con un laccio avvolto attorno al collo e i genitori chinati su di lei, disperati e agitati, perché non riuscivano a liberarla dal cappio.

Dopo il primo intervento sul posto la paziente è stata immediatamente trasportata al San Giovanni, dove i medici ne hanno stabilizzato le condizioni, per poi trasferirla presso l'ospedale pediatrico, che domina il Gianicolo.

Sul caso indagano gli investigatori della squadra mobile, che per ora procedono come incidente domestico, pur non avendo accantonato del tutto le altre piste. In queste ore, infatti, hanno ascoltato la coppia e altri parenti. I genitori della piccola, infatti, non sono stati in grado di spiegare chiaramente come quel filo elettrico possa essere finito sul collo della bambina.

Madre e padre sostengono di averla lasciata per pochissimo tempo e solo per cucinare in un'altra stanza. Si sono però insospettiti quando, dopo aver chiamato più di una volta la figlia per la cena, non l'hanno vista arrivare.

Ieri i medici del Bambin Gesù hanno fatto sapere le condizioni della paziente sono stabili. «Era stata trasferita dal San Giovanni già sedata e ventilata, per lesioni da compressione del collo e conseguente asfissia - spiegano i sanitari -.

La Tac eseguita nella notte ha escluso gravi segni di sofferenza cerebrale, evidenziando un danno limitato a livello polmonare. La bambina è mantenuta in stato di sedazione e ventilazione meccanica. Mentre la prognosi rimane al momento riservata».

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