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"Fico ha una colf in nero" Ma lui smentisce Le Iene: "È un'amica"

Le Iene accusano il presidente della Camera Roberto Fico di avere una colf senza contratto. Ma lui smentisce: "È solo una cara amica di Yvonne, le dà una mano"

"Fico ha una colf in nero" Ma lui smentisce Le Iene: "È un'amica"

Le Iene contro Roberto Fico, accusato di avere una collaboratrice domestica con un contratto non proprio limpido.

È questo il tema di un servizio della trasmissione di Mediaset che andrà in onda questa sera e che mette nel mirino il presidente della Camera. A svelare il retroscena è un uomo che, restando anonimo, racconta la storia di Immacolata, detta Imma, che frequenta la casa in cui Fico vive con la sua compagna a Napoli e dove fa da baby sitter e da donna delle pulizie per 500 euro al mese "in nero". Situazione poi confermata dalla stessa donna - ripresa con telecamera nascosta -, che però sostiene di avere un contratto e i contributi pagati "perché ci tengono a queste cose".

Una situazione smentita proprio ai microfoni de Le Iene proprio da Fico (guarda il video), che ha risposto tranquillamente alle domande dell'inviato Antonino Monteleone. "Lei ha mai avuto collaboratori a qualunque titolo che fossero in situazioni di contratto borderline?", ha chiesto la Iena. Il presidente della Camera ha replicato di averne una assunta con regolare contratto a Roma. Mentre a Napoli ci sarebbe "una vicina" che "abita dove abita Yvonne" (la sua compagna). "È una carissima amica sua e si aiutano a vicenda", spiega, "I contrbuti? Ma quali contributi? Se ci fosse un rapporto di lavoro tra Imma e Yvonne ok ma...".

E poi ci sarebbe pure Roman, un immigrato ucraino e "senza permesso di soggiorno". L'uomo, assicura l'anonimo alla Iena, pare facesse lavori in casa Fico, ma sarebbe stato "mandato via" dopo l'elezione del grillino alla presidenza della Camera. Fico invece sostiene di averlo conosciuto alla fermata del bus e che gli avrebbe fatto della "beneficenza" tale che Roman "si è sdebitato" facendo qualche lavoretto.

Imma, invece, sostiene che l'uomo sia stato pagato coi 200 euro detratti dal suo stipendio in nero (passato, sostiene, da 700 a 500 euro al mese).

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