Patricia Tagliaferri
Roma Che Roma fosse una città sporca è sotto gli occhi di tutti da anni, ma non al punto da risultare ultima in classifica tra le capitali europee per la pulizia. Eppure è così. Ad attribuirgli il triste primato è l'Eurostat, che in occasione dell'inizio della settimana verde europea ha pubblicato un sondaggio effettuato nel 2015 sul livello di pulizia delle città europee secondo la percezione dei propri cittadini.
Questa volta Virginia Raggi non c'entra, non era ancora sindaco di Roma, ma di sicuro da allora la capitale in quanto a cassonetti ricolmi, cumuli di immondizia e strade sporche non è migliorata. Anzi proprio in questi giorni sta vivendo una nuova emergenza rifiuti. «In generale dimmi sei molto soddisfatto, piuttosto soddisfatto, piuttosto insoddisfatto o per niente soddisfatto della pulizia della tua città», è stata la domanda posta dall'ufficio europeo di statistica agli abitanti di 109 città europee. Soltanto il 9 per cento dei romani ha detto di trovare la propria città abbastanza pulita, un dato che certifica l'inefficienza della raccolta dei rifiuti nella Città Eterna. «Io vorrei sapere chi è questo 9 per cento», ironizzava ieri un utente del web. In molti si sono sbizzarriti sulla notizia con commenti di ogni tipo. «Roma è tutta 'na monnezza, non serviva Eurostat o classifiche varie... basta farsi due passi in qualsiasi zona della città», uno dei tanti post.
Se Roma guadagna l'ultimo posto in classifica è Lussemburgo, con il 95 per cento del gradimento, a piazzarsi in testa alle capitali più pulite d'Europa, subito dopo due città lettoni - Ventspils e Valmiera in cui rispettivamente il 99 per cento e il 97 per cento degli abitanti si sono detti soddisfatti della pulizia - e la spagnola Oviedo. Prendendo in considerazione le sole capitali, secondo l'indice segnalato da Eurostat, invece, sono gli abitanti del Lussemburgo (95 per cento) e quelli di Vienna (90 per cento) i più soddisfatti, seguiti da Lubiana, Riga e Helsinki. Meno della metà della popolazione infine promuove la pulizia della propria città a Parigi (49 per cento), Bruxelles (47 per cento), Berlino (45 per cento), Atene (41 per cento) e Madrid (38 per cento).
Fanalino di coda, appunto, la capitale con un indicativo 9 per cento di abitanti che guardando le strade di Roma non rimane colpito dal loro scarso decoro. «Oggi sono sicuro che nemmeno quel 9 per cento darebbe ancora un giudizio positivo su quella che è diventata un'emergenza», commenta Davide Bordoni, coordinatore di Forza Italia in Campidoglio, mentre il Codacons invita i cittadini a ribellarsi e a chiedere uno sconto sulla tariffa rifiuti.
«Eurostat certifica in modo ufficiale ciò che è sotto gli occhi di tutti - sostiene l'associazione dei consumatori - e che denunciamo da anni: a Roma la raccolta rifiuti non funziona e i cittadini sono costretti a subire la sporcizia di strade e marciapiedi».- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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