nostro inviato a Fiuggi (Frosinone)
«Berlusconi ha vissuto anni di attacchi giudiziari che avrebbero sconfitto qualsiasi politico del mondo. Lui, invece, è ancora il nostro leader e ora dobbiamo lavorare per essere ancora protagonisti con lui». La due giorni «L'Italia e l'Europa che vogliamo» organizzata dal vicepresidente del Parlamento Ue ed esponente di punta di Forza Italia, Antonio Tajani, ha rappresentato una sorta di prologo alla narrazione che il partito azzurro intende esporre agli italiani per riconquistare la leadership del centrodestra.
«Non possiamo farci dettare le condizioni dagli altri», ha aggiunto Tajani alludendo al rapporto dialettico con la Lega Nord. L'impressione che se ne ricava è quella di una Forza Italia che cerca di evolvere verso un radicamento ancor più forte, con i big del partito pronti a conquistare i voti sul territorio denunciando il malgoverno di Renzi. Certo, sullo sfondo resta sempre la questione della leadership, questione che Tajani ha derubricato ricordando che lo stesso segretario generale del Ppe (la famiglia europea di Forza Italia, ndr ), Antonio López Isturiz, ha ribadito che «senza Berlusconi non ci sarebbe la speranza della continuità del vero centrodestra in Italia».
Dunque, si tratta di mettere in campo quella che lo stesso Cavaliere nel suo intervento telefonico in collegamento dalla Crimea ha annunciato come «una crociata di democrazia e libertà». Invito che il vicepresidente del Senato, Maurizio Gasparri, ha chiosato come «riconquistare la leadership del centrodestra riportandosi sopra il 20% dei consensi per riconquistare la leadership dell'Italia». Il materiale sia umano che ideale per far partire la campagna in vista delle amministrative del 2016 non manca. «Renzi ha venduto l'Italia alla Merkel per avere l'ok a qualche decimale in più di deficit per comprare il consenso», ha sottolineato il capogruppo alla Camera, Renato Brunetta, argomentando che le critiche azzurre all'Unione Europea sono differenti dalla «risposta leghista che è la fuga dall'Ue e dall'euro, mentre noi vogliamo un'Europa che con Usa e Russia risolva i problemi».
Sullo sfondo c'è sempre Matteo Salvini che, ha spiegato Gasparri, «non può essere il leader di una vasta coalizione di centrodestra vincente». Insomma, come ha chiosato Tajani, «Forza Italia deve essere il riferimento dell'Italia che produce richiamando la necessità di un'urgente riduzione della pressione fiscale».
Come far passare il messaggio se all'onnipresente Renzi i media contrappongono ora Grillo ora Salvini? «Quello che ci vuole è un gruppo coeso che sappia costruire una proposta e un'alternativa vincente», ha rimarcato la responsabile Comunicazione di Forza Italia, Deborah Bergamini, evidenziando come «Renzi stia facendo credere di aver abbassato le tasse, mentre le imposte patrimoniali sono cresciute di 50 miliardi».- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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