Forza Italia, pieno di voti a Milano: doppiata la Lega Nord

C'è un dato, nelle elezioni comunali di Milano, che sorprende forse più di tutti. Ed è quello relativo ai voti incassati da Forza Italia, che si impone come secondo partito con il 20,2% dei consensi.

Doppiata la Lega Nord, che si ferma all'11,77%, ma anche i grillini, umiliati da un misero 10,4%. Bassa anche la percentuale conseguita da Fratelli d'Italia, che non va oltre il 2,42%.

Non è un caso, infatti, che la capolista Mariastella Gelmini si sia imposta come recordwoman di preferenze: quasi dodicimila elettori hanno scritto il suo nome sulla scheda.

Distanziato, e non di poco, Matteo Salvini, per vent'anni a Palazzo Marino e ora aspirante leader nazionale del centrodestra. (Al terzo posto, per la cronaca, l'assessore uscente al welfare, Piefrancesco Majorino, con 7500 preferenze).

Dati che innervosiscono il segretario del Carroccio, che in conferenza stampa ha attribuito il gap tra Forza Italia e la Lega all'ombra della Madonnina a un "problema economico": "A Milano - ha sostenuto - un singolo candidato di FI per farsi eleggere in Consiglio Comunale ha speso quanto ha speso la Lega in tutta la Lombardia".

Dove il centrodestra è unito vincono i moderati

La Gelmini, dal canto suo, esulta per il risultato di Stefano Parisi e si dice fiduciosa per il secondo turno, dove a suo dire ci sarebbero "tutte le condizioni per vincere". La morale, d'altro canto, appare chiara: dove il centrodestra si presenta unito, l'elettorato dei moderati guarda ancora con fiducia a Forza Italia.

Che a Milano, città moderata per vocazione, costruisce il proprio successo proprio smarcandosi dagli accenti più radicali dello schieramento di centrodestra.

Un segnale importante da tenere presente in vista dei ballottaggi e delle prospettive politiche future anche a livello nazionale.