Fuga di gas, esplode palazzo: 2 dispersi

Un boato, poi il fumo denso: estratte vive due persone. Si teme per madre e figlia

Tiziana Paolocci

Roma Un boato. Poi un altro, seguito da fumo denso. Un'esplosione, avvenuta poco dopo le 14, ha devastato una palazzina di due piani, al civico 38 di via Giacomo della Marca, nella zona Acilia-Dragoncello, a Roma, causando anche il parziale crollo di due edifici adiacenti. Un uomo e una donna sono rimasti gravemente feriti e per ore i vigili del fuoco hanno cercato tra le macerie la figlia della coppia e la nipote di nove anni, ma senza risultato. La tragedia è avvenuta all'improvviso, mentre le famiglie della zona stavano pranzando.

«Ho sentito un botto - racconta un testimone con le lacrime agli occhi - all'inizio pensavo si trattasse di una sparatoria o dell'esplosione delle gomme di una macchina. La casa ha tremato improvvisamente, tanto che la bottiglia che avevo in mano è finita a terra. Quando mi sono affacciato alla finestra ho visto che si trattava della casa di un amico, che lavora con me. Mi sono messo a piangere. Sapevo che dentro c'era la moglie, 45 anni, che lavora come insegnante, e la figlia, mentre il maschio, più grande, era uscito poco prima con lui».

L'esplosione, secondo i vigili del fuoco, sarebbe stata provocata da una fuga di gas, anche se un portavoce dell'Italgas fa sapere che, dai primi accertamenti effettuati dai tecnici, gli impianti di competenza della società posizionati lungo il muro di cinta della palazzina crollata, sono integri.

Sul posto poco dopo sono giunte cinque squadre dei vigili del fuoco, uomini della protezione civile, gruppi cinofili, carabinieri, polizia, ambulanze e due elicotteri. Sembrava una scena da film di guerra. Nella deflagrazione, infatti, sono rimaste danneggiate anche finestre e infissi di diversi palazzi della zona, che sono stati evacuati per accertarne eventuali danni strutturali, mentre i residenti sono stati ospitati per la notte in un residence a Parco Salario. Distrutte anche diverse auto parcheggiate in strada.

A essere estratto per primo dalle macerie è stato un uomo di 69 anni, portato in codice giallo all'ospedale Grassi, dove è stato ricoverato per ferite lacerocontuse e traumi su tutto il corpo. Ma per fortuna le sue condizioni non sono preoccupanti. Poi è stata salvata la moglie, di 68 anni, che ha riportato traumi da schiacciamento. Trasportata in eliambulanza, è arrivata in codice rosso al Policlinico Gemelli di Roma. Nell'area completamente transennata, gli escavatori illuminati da fari allestiti sulla strada hanno continuato a lavorare senza sosta e, verso le 17, è arrivato anche il sindaco Virginia Raggi. Le ricerche sono proseguite anche durante la notte, per cercare di salvare la figlia della coppia già estratta dalle macerie e la loro nipotina, di nove anni. Ma con il passare del tempo le speranze di trovare madre e figlia vive si sono ridotte a un lumicino. Invece una famiglia di cingalesi, che abita al primo piano, al momento dell'esplosione era altrove ed è stata rintracciata in serata dai carabinieri, che si stanno occupando delle indagini. Sulla vicenda il pm Mario Palazzi ha avviato un'inchiesta per disastro colposo. Ma nelle prossime ore ci potrebbero essere sorprese.

La palazzina crollata si trova, infatti, a poche centinaia di metri da un plesso della scuola Giovanni Paolo II, già evacuato per un abbassamento del terreno, e da via Camillo da Albino, chiusa anche questa per un importante cedimento dell'asfalto.

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