I migranti sono un pericolo per le donne. Ne è convinta Giulia Bongiorno, avvocato di Giulio Andreotti ed ex parlamentare finiana, ora arruolata come capolista nella 'nuova' Lega di Matteo Salvini. "Alcuni di questi soggetti - dice su Skytg24 nel corso programma di Maria Latella - provengono da territori in cui la donna è considerata essere inferiore, nelle loro case vi sono violenze e abbiamo importante anche questo".
Sul pericolo di una nuova ondata di razzismo, la Bongiorno ha le idee molto chiare: "Spalancando le porte a qualunque immigrazione, le persone normali non riescono a distinguere tra gli immigrati regolari e gli irregolari. Si creano caos e confusione". Si vocifera che per lei ci sia già pronta la poltrona da ministro della Giustizia ma, su questo, lei frena: "Con Salvini ho parlato di quello che vorrei fare per la giustizia e per la sicurezza, delle leggi che potrebbe fare il centrodestra per far ripartire la giustizia e sui clandestini ma non ho mai parlato di ministeri". La Bongiorno, poi, attacca Il Fatto Quotidiano che ha avanzato dei dubbi sulla trasparenza della sua associazione a difesa delle donne: "È stupefacente che le prime accuse false, dopo dieci anni di attività, arrivino la settimana dopo la notizia della mia candidatura". Quando la conduttrice Maria Latella le ricorda che nel 2010 aveva votato la sfiducia contro il governo Berlusconi, arrivando in Aula incinta e in sedia a rotelle, dice: "Sarebbe stato più comodo non farlo".
Ma aggiunge: "Rivendico una coerenza politica: a me ha offerto la candidatura Fini nel 2006. Poi che Fini abbia fatto una serie di percorsi, a me interessa poco, io sono un soldato, è lui che ha cambiato etichetta. Non ci sono stati cambiamenti personali".
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