Il governo sembra essere arrivato alla crisi più nera. Sulla Tav la maggioranza si è spaccata e c'è già chi vocifera di elezioni anticipate. Dopo l'approvazione della mozione a favore della Torino-Lione dei dem e il rifiuto di quella contraria, sostenuta dal Movimento 5 Stelle, la divisione tra i due vicepremier sembra più profonda che mai.
E ora, ad alimentare i sospetti arriva la notizia che il presidente del Consiglio Giuseppe Conte ha rimandato la conferenza stampa fiddata per domani alle 11.00. La data è ancora da destinarsi.
Stessa sorte è toccata all'assemblea congiunta dei senatori e dei deputati grillini, che avrebbe dovuto svolgersi questa sera a Palazzo Madama, alla presenza del loro leader Luigi Di Maio, che però per il momento è rimasto a Palazzo Chigi. Anche in questo caso non è stato fissato un nuovo giorno per l'assemblea che è stata rimandata alla fatidica data da destinarsi.
In occasione della riunione congiunta dei parlamentari dei 5 Stelle, il presidente della commissione Antimafia Nicola Morra avrebbe chiesto di mettere ai voti sulla piattaforma Rousseau la possibilità di continuare o meno l'esperienza di governo gialloverde.
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