«Il governo assume i prof ma le cattedre non ci sono»

RomaAssunti senza che ci sia una cattedra disponibile. Eliminare il precariato nella scuola è impresa lodevole ma la scelta di Matteo Renzi, ovvero assumere 150.000 precari tutti e subito, è gravida di conseguenze che non sembra siano state valutate dal governo. In un momento di grave crisi si darebbe un lavoro a tempo indeterminato a migliaia di persone anche se in realtà non c'è un ruolo da ricoprire, come spiega la responsabile Scuola e Università di Forza Italia, Elena Centemero.

Onorevole Centemero che cosa non funziona nel progetto di eliminazione delle graduatorie permanenti di Renzi?

«I posti effettivamente disponibili, le cattedre scoperte, saranno al massimo 40/50mila, quelle conseguenti al turn over. E già per queste non si sa dove trovare la copertura finanziaria. A queste però si aggiunge un organico “funzionale” di 20.000 tra medie e superiori e 60.000 per la primaria. Si tratta di docenti che saranno a disposizione delle scuole. Benissimo. Ma per fare che cosa? Come si possono definire a priori i bisogni delle scuole che invece vanno valutati e definiti dai dirigenti scolastici anno per anno anche in base all'offerta formativa?».

Dunque una scuola che ha bisogno di insegnanti di matematica potrebbe magari trovare disponibili soltanto docenti di italiano?

«Per questo chiediamo una mappatura dei posti effettivamente necessari regione per regione e una sorta di anagrafe dei profili professionali di questi docenti. Occorre tener conto che dentro quelle graduatorie ci saranno insegnanti che da anni non mettono piede in classe. Non solo. Per chiudere le graduatorie faranno assunzioni per classi affini e questo inciderà negativamente sulla qualità dell'insegnamento».

Elementi positivi?

«Nella proposta di Matteo Renzi per “La Buona Scuola” ci sono tante ottime idee: tutte copiate da Forza Italia. Chi si batte da anni per l'introduzione del principio di merito e di valutazione per la scuola e gli insegnanti? Forza Italia. Chi ha introdotto lo studio dell'inglese fin dalla prima elementare? Noi. E Letizia Moratti è stata la prima a promuovere l'alternanza scuola lavoro. Finalmente con Renzi abbiamo uno sguardo nuovo anche da parte della sinistra sulla scuola. Siamo pronti a sostenerlo su una strada che noi abbiamo aperto ma per ora vedo soltanto idee e nessuna misura concreta per attuarle».

A parte l'incognita sulle coperture economiche che cosa manca nel progetto?

«Introdurre la valutazione è indispensabile ma i criteri non sono stati chiariti. Non solo. Si pensa di affidarla anche agli ispettori. In realtà questa figura professionale è praticamente scomparsa ed è una grave mancanza.

Non condivido l'ipotesi di dirigenti che rivestono il ruolo di valutatori pro tempore. Ci vogliono figure esterne super partes specifiche ma occorre il tempo per formarle. Infine si vuole anche indire un nuovo concorso ma non si indica quali saranno le nuove regole».

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