Grillo benedice la nuova classe dirigente M5S: "Ora mi faccio da parte"

"Figurati se io me ne vado dal movimento, è nel mio Dna". Ma fa un passo indietro: "Resto ai margini"

Grillo benedice la nuova classe dirigente M5S: "Ora mi faccio da parte"

Beppe Grillo è sempre più lontano dal Movimento 5 Stelle. Un distacco che, da qualche mese a questa parte, si sta consumando lentamente. Tanto che il movimento è sempre più "degrillizzato". E ad ammetterlo è lo stesso comico genovese che, a Ostia in occasione della fiaccolata dell'onestà, ha confermato il proprio addio. "Figurati se io me ne vado dal movimento, è nel mio Dna - dice - resto però ai margini".

"Starò un po' da parte perché loro, parlamentari e attivisti, devono diventare il volto del movimento". Grillo conferma la volontà di dare sempre più spazio alla classe dirigente del partito. I nomi sono noti: sono gli uomini del Direttorio. In prima linea ci sono Alessandro Di Battista, Luigi Di Maio, Carla Ruocco, Carlo Sibilia e Roberto Fico. "Abbiamo dato anni della nostra vita, non lo riescono a capire - continua il comico - non l'abbiamo fatto per aver profitto, ma solo per affetto nei vostri confronti". E mette il carico: "Ho un orgoglio straordinario per questi ragazzi, che magari a volte ho anche danneggiato gridando, sbraitando ma quello che ci tiene uniti è l'affetto.

Noi ci vogliamo bene".

Durante la fiaccolata a Ostia, Grillo rivolge un pensiero al co-fondatore del movimento. "Casaleggio è una delle persone più straordinaria che conosca - conclude - pensano chissà cosa ci sia dietro".

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