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Grillo è su tutte le furie. Adesso l'operazione Conte è a rischio

Il comico è furioso per la fuga di notizie sul summit grillino per incoronare Giuseppi leader del M5S. Slitta il conclave di domenica nella casa del garante?

Grillo è su tutte le furie. Adesso l'operazione Conte è a rischio

Ci risiamo: la villa al mare di Beppe Grillo può rappresentare nuovamente la sede in cui prendere una decisione storica per il Movimento 5 Stelle. A Marina di Bibbona, in Toscana, domenica si dovrebbe tenere un summit tra i big dei 5S per rivedere l'assetto interno e per avviare la cosiddetta operazione Conte: un conclave servirebbe anche per incoronare l'ex presidente del Consiglio nuovo leader dei pentastellati. Il vertice dovrebbe vedere tra i partecipanti il comico genovese, il ministro degli Esteri Luigi Di Maio, il presidente della Camera Roberto Fico, il presidente di Rousseau Davide Casaleggio e probabilmente lo stesso Giuseppi. Un'accelerata che sarebbe stata voluta dallo stesso garante del M5S, preoccupato per le divisioni interne e per le spaccature che potrebbero diventare insanabili con il passare dei giorni.

Ma arriva già un primo ostacolo: stando a quanto appreso e riferito dall'Adnkronos, l'appuntamento sarebbe a serio rischio e dunque potrebbe slittare. La causa andrebbe trovatq nella dura reazione di Grillo, che alcuni esponenti gialli definiscono "su tutte le furie" per la fuga di notizie. È stato lo stesso co-fondatore del Movimento a esprimere (implicitamente) la propria posizione in merito, attraverso una citazione del filosofo Ludwig Wittgenstein: "Di ciò di cui non si può parlare si deve tacere". Evidentemente non va giù l'idea di assistere alla platea di telecamere, microfoni, cronisti e fotografi assiepati fuori dai cancelli di casa. Dunque non è da escludere che il summit possa tenersi qualche giorno più in là per essere "silenziato".

Il piano di Grillo

Il conclave avrebbe l'obiettivo di mettere nero su bianco il progetto e le modifiche statutarie da proporre, per evitare altre scissioni e malumori tra gli eletti. "Dobbiamo chiarire, se possibile prima della nascita del comitato direttivo, l’impronta che l’ex premier ha in mente", fanno sapere dai 5 Stelle. Giuseppe Conte, da norma, non può correre per l'organo collegiale e una nuova modifica dello Statuto allungherebbe di nuovo i tempi. Il suo ingresso nel M5S rischierebbe così di slittare a primavere inoltrata. Ecco perché, come sottolinea Affari italiani, i big non vogliono perdere tempo: "Meglio anticipare il percorso".

In queste ore in molti hanno fatto pressing sull'avvocato per anticipare le operazioni di ingresso nelle fila grilline. Luigi Di Maio è del parere che la figura di Conte nel Movimento "sarebbe un fatto importantissimo" poiché l'ex premier sarebbe in grado di portare "il suo bagaglio di conoscenze, di capacità di mediazione e anche di personalità". Dovrà comunque essere lui stesso a prendere una decisione: "Lui ha una sua idea di come portare avanti il suo prossimo futuro e in base a quello facciamo delle scelte".

Tuttavia - scrive Annalisa Cuzzocrea su La Repubblica - l'ex premier sarebbe intenzionato a sciogliere la riserva solamente davanti a Beppe Grillo, uscendo allo scoperto e dichiarandosi pronto ad assumere la guida del M5S o annunciando di aspettare le prossime elezioni Politiche per mettersi a capo di una coalizione di centrosinistra.

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