Gualtieri attacca il Mes: "Inadatto nella forma attuale"

Secondo il ministro solo un "Mes senza condizionalità che conservi del vecchio meccanismo solo il nome, diventando un fondo per la lotta alla pandemia", potrebbe essere adeguato. Ma Francia e Germania trovano l'accordo

Gualtieri attacca il Mes: "Inadatto nella forma attuale"

Prosegue il dibattito politico sul Mes, il Meccanismo Europeo di Stabilità. "In merito al Mes, per l’Italia è uno strumento inadatto a gestire questa crisi nella forma attuale". Lo afferma il Ministro dell'economia e delle finanze Roberto Gualtieri in una nota. Come ha detto il Presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, prosegue Gualtieri, solo un "Mes senza condizionalità che conservi del vecchio meccanismo solo il nome, diventando, di fatto un fondo per la lotta alla pandemia", potrebbe "essere adeguato a concorrere, insieme agli altri strumenti, a una risposta europea all’altezza della sfida che deve essere imperniata su soluzioni nuove". Il ministro ha poi aggiunto che "l’Italia ha ribadito, trovando l’accordo di altri paesi tra cui la Francia, che non possiamo rispondere a uno shock comune e simmetrico con politiche fiscali asimmetriche che amplierebbero i divari tra Paesi. Pertanto la risposta comune europea sarà adeguata solo se comprenderà l’emissione comune di bond europei per finanziare i piani nazionali di risposta all’emergenza coronavirus". Le dichiarazioni di Gualtieri arrivano dopo che Francia e Germania hanno trovato l’accordo sul piano dell’Unione europea per fronteggiare l’emergenza coronavirus.

Come spiegato da Lorenzo Vita su InsideOver, si tratta di un piano che prevede quello che per molti è considerato il vero e proprio incubo sul fronte della sovranità economia degli Stati: il Mes. Secondo l’agenzia tedesca Dpa, l’accordo tra Berlino e Parigi, che a questo punto appare come un’ipoteca sul futuro patto che dovrà siglare l’Eurogruppo, apre le porte a una linea di credito fino al 2% del Pil del singolo Stato, con un intervento della Banca europea per gli investimenti che garantirà fino all’80% dei prestiti a breve termine delle banche e, infine, il ricorso al fondo dell’Unione europea per la disoccupazione. L’accordo prevede inoltre che l’accesso al credito sia sottoposto alla firma dello Stato di un memorandum di intesa in cui si impegna a destinare le risorse prelevato esclusivamente all’emergenza sanitaria e economica, rispettando il Patto di Stabilità e Crescita, che, a questo punto, verrebbe ripristinato per raffreddare i timori dei falchi del Nord Europa.

Il ministro Roberto Gualtieri ha osservato che "la sfida economica posta dal coronavirus è senza precedenti e richiede un vero salto di qualità nella risposta dell’Europa". Per questo, spiega, "l’Italia sta conducendo dure battaglie su tutti i tavoli negoziali. Solo poche settimane fa c’era solo il Mes con condizionalità. Abbiamo ottenuto che sul tavolo negoziale venissero proposti strumenti nuovi e adeguati alla sfida che abbiamo di fronte. L’insieme di proposte che l’Eurogruppo presenterà al Consiglio Europeo comprende ora lo schema Sure di assicurazione contro la disoccupazione - da anni richiesto dal nostro Paese - un significativo potenziamento del capitale della BEI per costituire un fondo per le garanzie ai prestiti delle imprese e un fondo per la ricostruzione da finanziare con bond comuni europei".

Nel frattempo, contro il ricorso al Mes si leva un coro di voci critiche. "Non permetteremo che qualcuno, usando il virus come scusa, faccia passare il Mes, un trattato europeo nel quale se entrassimo sarebbe un disastro, perché metteremo a repentaglio il risparmio e il lavoro degli italiani" ha sottolineato a Zapping, su Radio1, il leader della Lega, Matteo Salvini. "Quindi nessuno pensi di usare il Mes, cambiando nome o cambiando sigla, perché sarebbe un enorme fregatura per il nostro paese".

"Continuano a filtrare indiscrezioni su possibili attivazioni del Mes con condizionalità più leggere: un'assurdità inaccettabile perchè si tratterebbe solo di una sospensione temporanea dei vincoli di stabilità che, a emergenza finita, entrerebbero pienamente in vigore con conseguenze pesantissime per il nostro Paese" ha sottolineato il senatore del Movimento 5 Stelle Ettore Licheri, presidente della Commissione Politiche Ue di Palazzo Madama.

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