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Gualtieri trova una poltrona alla Raggi: l'Expo 2030

L'ex sindaco presidente della commissione. Calenda vota per lei e scatena l'ira dei renziani

Gualtieri trova una poltrona alla Raggi: l'Expo 2030

Per Virginia Raggi un nuovo incarico che, nell'attesa di un ruolo di primo piano nel M5s, potrebbe ridare visibilità all'ex sindaca di Roma. Raggi, infatti, sarà la presidente della Commissione speciale del Comune di Roma per Expo 2030. La grillina guiderà la commissione che si occuperà della candidatura della Capitale come città ospitante dell'Esposizione universale prevista tra otto anni. Raggi è stata eletta con 11 voti a favore e una scheda bianca. «Expo 2030 è una grande occasione per la città di Roma e per l'Italia. Spero che Roma e il Paese possano vincere questa sfida», ha detto Raggi dopo la sua elezione. «Si tratta di una sfida innovativa sulla rigenerazione della città, ci metteremo subito all'opera e questa è una sfida che si vince tutti insieme e che deve riqualificare la nostra città», ha proseguito l'ex sindaca. L'esponente pentastellata ha rivendicato: «Il progetto di candidatura è nato due anni fa quando ne ho parlato con Unindustria Roma e i rappresentanti delle categorie professionali della città». Per il sindaco Roberto Gualtieri la nomina «è una cosa positiva perché ci si assume un impegno sulle sfide più generali della città. Oggi la nomina di due presidenti della lista Calenda e del M5s hanno visto il coinvolgimento delle opposizioni».

Polemiche da Italia viva: «A guidare la commissione su Expo 2030 è stata scelta Virginia Raggi (che neanche può partecipare alle riunioni perché senza green pass). Quando si dice premiare il merito», scrive il deputato di Iv Luciano Nobili.

I consiglieri renziani (eletti con Calenda) Valerio Casini e Francesca Leoncini considerano «semplicemente folle» la scelta dell'ex sindaca e attaccano i colleghi della Lista Calenda: «Ci hanno tenuti all'oscuro dell'accordo».

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