Hollande e la chioma da 10mila euro al mese

L'Eliseo difende il barbiere del presidente: «Inizia presto, orari lunghi». La Rete si scatena

Simonetta Caminiti

Quasi si potrebbe dire che ha un euro per capello. Lui che le mani tra i capelli le affonda tutti i giorni: e mica capelli qualsiasi. Ammonta a circa  9.895 euro lorde al mese, e dal 2012, lo stipendio del parrucchiere personale di François Hollande. Tanto vale accorciare e rimettere a nuovo la chioma presidenziale, secondo il settimanale satirico Le Canard enchaîné, che ha pubblicato i contenuti del contratto del coiffeur personale del capo dello Stato francese. «Comincia la sua giornata di lavoro molto presto ribatte l'Eliseo proprio su esortazione del settimanale satirico e con orari molto lunghi; pettina il presidente ogni mattina e quando necessario, ogni volta che deve parlare in pubblico», weekend compreso. Non solo: accompagna il capo di Stato in ogni sua trasferta ufficiale.

Le Figaro spiega che il contratto del parrucchiere è di cinque anni: secondo il settimanale, la cifra corrisposta al coiffeur dalle mani d'oro è di «appena» 5mila euro in meno rispetto all'indennità mensile dello stesso Hollande (e vi si aggiungono eventuali indennità di residenza e altri vantaggi familiari). Sarah Levy, avvocato, è già scesa in campo per difendere il parrucchiere, e spiegare in qualche modo perché il suo stipendio stellare non debba far scandalo: il suo, dice Levy, è un «pesante carico di lavoro. È a disposizione del presidente 24 ore su 24, non si fa mai sostituire da nessuno, tanto che era al lavoro anche quando sono nati i suoi figli o quando aveva un braccio rotto», commenta la legale interpellata dal settimanale.  I capelli dopo i denti. Di che parliamo?

Nel suo libro-scandalo, l'ex compagna Valerie Trierweiler aveva rivelato che il presidente Hollande soleva chiamare i poveri sans dent («senza denti»), sibilando quasi una forma d'insofferenza nei confronti dei meno abbienti. Allo stesso modo raccontava Valerie, di un presidente che oggi foraggia generosamente chi gli cura i capelli François Hollande aveva riservato un commento sprezzante a lei e la sua famiglia, sempre sulla falsariga della poca empatia verso il ceto meno abbiente. «Certo, non è mica tanto bella questa famiglia Massonneau», avrebbe chiosato in un'occasione il capo dello Stato francese. E i Massonneau (Valerie usa il cognome del secondo marito) sono una famiglia di povere origini: la madre era cassiera in una pista di pattinaggio, e il padre, invalido di guerra, era morto quando Valerie aveva 21 anni. «Si è presentato come l'uomo che non ama i ricchi». In realtà è il presidente a non amare i ricchi» ha scritto la Trierweiler nel suo polemico bestseller, Merci pour ce moment.

E se le abitudini lessicali o i commenti di François Hollande sparsi per le pagine della sua ex compagna suonano poco di sinistra, un coiffeur personale che intasca quasi 9.900 euro al mese traumatizza i più. Non a caso, c'è già chi parla di Coiffeur-gate.

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