Roma - Un po' come il passaggio a Nord Est, reso navigabile dallo scioglimento dei ghiacci polari. Un mito della navigazione diventato una rotta commerciale. Anche alla Camera dei deputati la geografia è cambiata radicalmente dopo le elezioni del 4 marzo. Non sono servite ere geologiche. Sono bastate poche settimane per mutare radicalmente la collocazione fisica dei partiti nell'Aula di Montecitorio.
Tra XVII e la XVIII, ad esempio, si è assottigliato di molto il gruppo del Pd. Erano 340 deputati, occupavano fisicamente tutti i banchi che nell'Aula di Montecitorio vanno dal centrosinistra al centro. Una ventina di appartenenti al gruppo Pd, sempre nella scorsa legislatura, sconfinava addirittura nella sezione di centrodestra dell'emiciclo, tanti erano gli eletti.
Ieri, alla prima vera seduta della nuova Camera, i dem si sono riscoperti una pattuglia molto più risicata. Confinata, e questa è la notizia, nell'area un tempo dell'estrema sinistra. Montagnardi loro malgrado.
Matteo Renzi è al Senato. Non dovrà rischiare di sedersi nella postazione dove fino a un mese fa c'era Massimo D'Alema. Al posto suo, però tanti renziani dovranno sperimentare, l'estrema sinistra, perlomeno come collocazione. Nella parte bassa dell'emiciclo, a sinistra, gli ex compagni di Leu. Anche al Senato si sono precipitati ad occupare gli scranni più estremi, a partire dall'ex presidente di Palazzo Madama Pietro Grasso. Subito sopra, appunto, i 111 deputati democratici. Più o meno nello spazio che nella passata legislatura era riservato a Mdp, precursore di LeU.
Il posto del Pd ora è occupato dai deputati del Movimento cinque stelle. Un po' paradossalmente, la collocazione dei deputati vorrebbe il movimento di Luigi Di Maio di centrosinistra. Prima erano collocati decisamente più a destra.
Una buona parte degli eletti pentastellati si ritroveranno al centro. Gomito a gomito con Forza Italia a contendersi la parte intermedia dell'emiciclo.
Erano vicini anche nella scorsa legislatura, ma entrambi i gruppi erano spostati molto a destra rispetto a oggi. Tutti gli scranni del centrodestra ora sono monopolizzati da Forza Italia, Lega e Fratelli d'Italia. Ma lo spazio dei moderati, oggi, è occupato da un partito anti sistema.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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