Elezioni Regionali 2020

I cinque punti di Berlusconi per la campagna elettorale

Il leader scrive ai candidati in vista delle urne: "Fisco, giustizia, diritti, burocrazia, Europa: così vinceremo"

I cinque punti di Berlusconi per la campagna elettorale

Nel quartier generale di Arcore Silvio Berlusconi decide che è il momento di aprire la campagna elettorale di Forza Italia, per le elezioni regionali del 20 e 21 settembre. Lo fa con una lettera-manifesto indirizzata a tutti i candidati e le candidate, che vuole trasmettere il suo ottimismo.

«Ho una buona sensazione - ripete l'ex premier ai suoi più stretti collaboratori - il voto confermerà che il governo non rappresenta più la maggioranza nel Paese. Ci sarà un avanzamento del centrodestra, anche in regioni rosse».

Il Cavaliere vuole infondere fiducia nei candidati scelti, sottolinea, secondo criteri di merito e che «rappresentano il meglio dell'offerta politica». Promette che, malgrado le restrizioni per il Covid-19, sarà in giro per l'Italia accanto a loro.

Dicono che la Campania potrebbe essere la sua prima tappa, al fianco dell'aspirante governatore azzurro Stefano Caldoro, impegnato in una difficile sfida contro il dem Vincenzo De Luca. Come quella che in Toscana affronta la leghista Susanna Ceccardi, le cui previsioni sembrano migliorare nelle ultime settimane. Nelle Marche e in Puglia la coalizione conta di strappare il potere al centrosinistra, mentre in Veneto Luca Zaia è sicuro di stravincere.

Nella lettera agli azzurri scelti nelle liste elettorali il Cavaliere punta tutto sui valori tradizionali del partito, quel Dna che lo distingue sia dai partiti alleati che da quelli avversari. «Il voto dato a Forza Italia- scrive il leader azzurro- è l'unico voto possibile per chi crede in una visione liberale, cristiana, europeista, garantista».

Detta la linea, Berlusconi, ispira comizi in piazza, interviste su giornali, radio e tv, interventi sui social dei suoi concorrenti. «Forza Italia -scrive- oggi come sempre è la forza politica determinante per il successo del centrodestra. Lo è sul piano numerico, in quasi tutte le realtà, ma anche sul piano politico».

Ai candidati che batteranno il territorio chiedendo voti il Cav chiede di sottolineare l'identità di Fi, solidamente nel centrodestra e decisamente alternativa alla sinistra, ma diversa anche dagli alleati sovranisti di Lega e Fdi. Oltre alle proposte specifiche per ogni Regione, suggerisce di indicare con chiarezza le scelte concrete politiche, economiche e sociali che derivano dalle idee fondanti di Fi: «I diritti dei cittadini; una tassazione contenuta; una burocrazia semplificata; la libera impresa e il libero mercato; una giustizia giusta, con giudici che giudichino per fare giustizia e non per far fuori gli avversari politici». Valori di «libertà, garantismo, cristianesimo ed europeismo» che per il Cav devono improntare ogni scelta dei futuri amministratori anche riguardo allo stato di diritto, al rapporto con l'Europa, alla gestione regionale e locale, per esempio in campo fiscale, sanitario e sociale.

C'è anche un'attenzione tutta femminile. La versione del messaggio per ogni candidata ha una frase per ringraziarla di aver sposato «una giusta causa politica», moltiplicando i «già numerosi impegni di donna, di madre, di lavoratrice». E il leader scrive: «La tua candidatura rappresenta un valore aggiunto del quale sono sinceramente e profondamente orgoglioso».

Per Berlusconi, almeno la metà degli italiani «non sa nulla e non vuol sapere nulla dell'Italia politica», bisogna parlare in modo chiaro, diretto e concreto, senza politichese, per risvegliare i cittadini «di buon senso e di buona volontà.

Chi vuole cambiare l'Italia in senso liberale, insiste, non ha altra scelta che votare Forza Italia», che rappresenta «il collante moderato e responsabile della coalizione».

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