I paletti di Berlusconi sul patto con Alfano: insieme solo in Sicilia

La trattativa continua. Via libera al cantiere di Costa e Tosi per costruire il «Ppe italiano»

I paletti di Berlusconi sul patto con Alfano: insieme solo in Sicilia

I paletti fissati da Silvio Berlusconi sono chiari: con Angelino Alfano si tratta ma solo sulla Sicilia. E così l'incontro del disgelo, inizialmente fissato a Roma tra il leader di Ncd, il plenipotenziario siciliano di Forza Italia Gaetano Miccichè, Niccolò Ghedini e Gianni Letta alla fine viene cancellato. Inutile dare l'impressione che la ricerca dell'unità del centrodestra nell'isola possa diventare l'occasione per aprire una trattativa su altre questioni politiche, abbassamento della soglia di sbarramento in primis.

Via libera, dunque, ad alleanze con gli alfaniani solo sul piano locale. In questo senso la trattativa tra Forza Italia e Area popolare sul nome di Nello Musumeci continuerà e a condurla sarà sempre Gianfranco Miccichè. L'ex presidente della Provincia di Catania, peraltro, in queste ore avrebbe incassato un parziale via libera da Giuseppe Castiglione e Giuseppe Firrarello, ovvero dai due uomini forti (e i principali portatori di voti) di Alfano nell'isola. Così come Stefano Parisi ha già tappezzato la Sicilia con i manifesti di «Energie per la Sicilia» a sostegno di Musumeci per una sorta di battesimo politico del suo movimento.

Miccichè, comunque, non chiude affatto la porta a un'intesa con i centristi. «Il punto non è se ci incontriamo o meno. Con Alfano ci sono contatti costanti. La notizia c'è se riusciamo a chiudere l'accordo». Alla domanda se l'accordo con Ap si possa chiudere, il leader azzurro risponde: «Io sono sempre ottimista». E anche Nello Musumeci, in campo in primis con l'appoggio di Fratelli d'Italia, continua a tendere la mano verso Alfano.

I movimenti politici di giornata non si esauriscono, però, nella ricerca della soluzione al rebus siciliano. Passi in avanti si registrano ad esempio a livello parlamentare con Paolo Romani e Gaetano Quagliariello che oggi terranno una conferenza stampa per presentare iniziative di coordinamento parlamentare tra Forza Italia e Idea, un primo passo verso un allargamento del perimetro di azione comune del centrodestra anche in vista del rilancio sulla legge elettorale a Palazzo Madama. Prosegue anche il lavoro che l'ex ministro Enrico Costa, insieme a Flavio Tosi, Lorenzo Cesa, Antonio De Poli dell'Udc e Stefano de Luca (Pli) stanno portando avanti per creare un contenitore popolar-liberale che rafforzi il centro della coalizione e prenda voti anche nel Nord a trazione leghista. I nomi che girano sono «Italia Libera», «Italia civica», «Liberali per l'Italia».

Silvio Berlusconi, intanto, continua il trattamento di remise en forme nella beauty farm di Henri Chenot a Merano. Alla fine di questa settimana si trasferirà a Villa La Certosa, in Sardegna.

Bandita la politica, il presidente di Forza Italia ha incrociato ieri Elena Centemero e ha cenato con la deputata altoatesina Michaela Biancofiore: «Sono contenta che il presidente Berlusconi sia in visita nella mia terra, che gli piace molto. Peccato che non potrà fare nessuna uscita, visto che sta seguendo una dieta energizzante e disintossicante rigida».

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