Coronavirus

I primi turisti stranieri sono 144 tedeschi "In Italia noi ci sentiamo sempre al sicuro"

Nel camping del litorale veneto anche danesi, olandesi, austriaci e svizzeri

Venezia. L'Austria chiude agli italiani. L'Italia apre. Austriaci e tedeschi li ospitiamo noi. Cavallino Treporti è una lingua di sabbia e mare, coda del litorale veneto, che separa la Laguna di Venezia dal mare Adriatico. Oggi (ieri per chi legge, ndr.) piove, diluvia, a più non posso, ma i turisti sono arrivati lo stesso. Tedeschi per giunta.

Al camping a cinque stelle Union Lido di Cavallino Treporti ieri c'erano due auto in coda per entrare, una con targa tedesca. Dietro un furgone ben equipaggiato blu. Anche questo ha la targa tedesca. Misurazione della temperatura. Controllo documenti.

Il camping si estende per sessanta ettari di terra, tremila piazzole, mille case mobili per dodicimila presenze e per muoversi in tempi rapidi è necessario prendere l'auto. Nelle piazzole ci sono gli austriaci. Su 344 arrivi 144 sono di tedeschi, 163 italiani, quattro danesi, cinque olandesi, quattro romeni, 4 austriaci, 8 svizzeri, gli altri 12 di altre nazionalità. «Siamo arrivati da Düsseldorf - ci dicono Tanja e Ingo Hoffmann, seduti sotto la loro tenda issata fuori dal camper - sono tre anni che veniamo qui, eravamo dispiaciuti che i confini fossero chiusi e appena aperto siamo venuti subito. Qui ci sentiamo al sicuro. Abbiamo fatto tutto un dritto perché il turista per ora può attraversare l'Austria ma non può fermarsi. Nessun controllo però, tutto è filato liscio. Nella piazzola accanto c'è una coppia di austriaci, Salisburgo per l'esattezza. Lei, Regina Puggelsheim ha 65 anni, il marito, di origine olandese, Wilhelmus Seijben, di anni ne ha 59. Vengono qui da 35 anni. Nel loro camper c'è di tutto. Sembra di essere in una casa viaggiante.

«Siamo arrivati ieri - racconta Regina - ci siamo piazzati sulla soglia del confine alle tre del pomeriggio del giorno prima e appena aperti i confini siamo partiti; essendo noi uomini liberi, decidiamo noi dove andare. Peccato che abbiano limitato, tutto questo è legato alla politica, ma applicando il buon senso non è un problema venire in Italia». Anche per loro nessun controllo. Ovviamente in auto si può andare ovunque. In questo campeggio l'ottanta per cento della clientela è tedesca.

«Abbiamo avuto diversi arrivi - spiega il direttore, Patrizia Castelli - da parte di austriaci, tedeschi. La prima coppia l'abbiamo accolta ieri alle otto in punto del mattino e ci ha chiesto anche la piazzola per l'intera stagione come fosse una seconda casa. Dicono che qui si sentono molto tranquilli. Siamo stati i primissimi ad aprire il 20 maggio, l'ultimo week end abbiamo avuto tremila veneti, il nostro vantaggio è che non abbiamo dovuto sacrificare spazi, la spiaggia è talmente estesa che ci ha reso possibile il distanziamento degli ombrelloni, da tre metri per tre che erano, li abbiamo portati a tre e novanta. E ora attendiamo anche i lombardi, nel fine settimana ne arrivano una cinquantina».

Nel campeggio la stagione si sta preparando. Cavallino Treporti poi è un villaggio a cielo aperto. In spiaggia il mare è mosso ma ai turisti poco importa perché la bellezza del posto copre tutto il resto.

«Se uscisse il sole poi - dicono i dipendenti - sarebbe perfetto».

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