I sindaci lo inchiodano: "Ecco cosa non va"

Le richieste dei primi cittadini: "Servono più soldi, più potere, più chiarezza"

I sindaci lo inchiodano: "Ecco cosa non va"

Un richiamo alla «massima chiarezza e condivisione» da parte del premier Conte e una lista di «dieci misure indispensabili». In cima: poteri straordinari commissariali per opere sopra il milione di euro, insieme alla semplificazione delle regole degli appalti. Alla vigilia della Cabina di regia tra governo ed Enti locali sulla fase 2, il presidente dell'Anci e sindaco di Bari Antonio Decaro e i sindaci Dario Nardella (Firenze), Beppe Sala (Milano), Marco Bucci (Genova), Luigi de Magistris (Napoli), Leoluca Orlando (Palermo), Virginia Raggi (Roma), Chiara Appendino (Torino), i colleghi di Venezia, Reggio Calabria, Catania, Bologna, Cagliari e il presidente delle Province italiane Michele De Pascale hanno firmato una lettera per fare pressing sul governo.

«Serve più di tutto - la premessa - massima chiarezza su chi fa che cosa tra Regioni, Comuni e governo e con quali risorse». E tra le 10 richieste, «l'indicazione inequivoca sul corretto uso delle mascherine, assicurando prezzo fisso calmierato nelle farmacie», il «coinvolgimento diretto dei Comuni sulle regole necessarie per riaprire le scuole in sicurezza», risorse «congrue» per far fronte al crollo del gettito fiscale «e con particolare riferimento all'azzeramento di imposta di soggiorno, Cosap e forte riduzione della Tari». Il governatore della Lombardia Attilio Fontana ha fatto quadrato: «Sono tutte richieste di buonsenso e nella direzione che sto portando avanti a livello regionale».

Alla cabina di regia alle 16, oltre a Conte e ai ministri Boccia e Speranza, Fontana, Decaro, Raggi, i governatori di Emilia Romagna e Sicilia, Stefano Bonaccini e Nello Musumeci. Due ore di discussione. Fontana ha insistito su «congedi parentali prolungati e voucher per sostenere concretamente i genitori», regole «inequivocabili» da qui al 4 maggio sull'obbligo o meno delle mascherine e - punto su cui hanno insistito anche Raggi e Decaro - e a chi spetteranno i controlli su treni e mezzi.

«Soddisfatto» Bonaccini per la ripartenza da oggi di imprese per l'export e parte dei cantieri. Decaro ha alzato la voce sul tema dei controlli in parchi e strade: «I vigili non bastano. Ho spiegato al governo che deve aumentare le forze dell'ordine ma dovremo affidarci al senso di responsabilità delle persone».

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