Impeachment, ora è ufficiale: show anti-Trump in diretta tv

La Camera approva la procedura. Il tycoon: «Caccia alle streghe». E poi «invita» l'Italia ad uscire dalla Ue

Impeachment, ora è ufficiale: show anti-Trump in diretta tv

È iniziata ufficialmente la partita per l'impeachment del presidente americano Donald Trump. La Camera dei rappresentanti Usa ha approvato la risoluzione che autorizza e fissa le linee guida per la seconda fase dell'indagine sulla possibile messa in stato di accusa del tycoon. E pur essendo un voto procedurale, si tratta del primo dell'aula sulla delicata questione che riguarda il futuro del Commander in Chief. Il testo è passato con 232 voti favorevoli e 196 contrari, seguendo di fatto le posizioni dei rispettivi partiti. Due deputati democratici hanno votato contro, insieme ai repubblicani che si sono espressi compatti sul no, mentre un indipendente ha votato a favore con i dem. Trump ha tradito il suo giuramento, e noi stiamo difendendo la Costituzione americana», ha detto la speaker della Camera, Nancy Pelosi, una delle più acerrime nemiche di The Donald. «Si aprirà ora una fase nuova dell'indagine, una fase pubblica in cui i cittadini potranno vedere con i loro occhi e sentire con le proprie orecchie come stanno i fatti - ha aggiunto Pelosi -. In gioco c'è la nostra democrazia». La risoluzione votata dalla Camera è «ingiusta, incostituzionale e anti-americana», è stata la dura reazione della Casa Bianca. «Quella dei democratici è una folle ossessione», ha spiegato la portavoce Stephanie Grisham: «Il presidente non ha fatto nulla di sbagliato» e Pelosi e i dem «colpiscono non lui ma il popolo Usa». Trump, invece, ha utilizzato come di consueto Twitter per ribadire che si tratta della «più grande caccia alle streghe della storia Usa». «I democratici vogliono l'impeachment perché temono di perdere anche nel 2020», ha commentato da parte sua il leader della minoranza repubblicana alla Camera, Kevin McCarthy, definendo l'inchiesta come «un tentativo di invalidare le ultime elezioni e anche di influenzare quelle dell'anno prossimo».

Il voto di ieri, che stabilisce le procedure per le udienze, richiede in primis audizioni pubbliche, aprendo la strada ad un procedimento-show con udienze in diretta tv. Intanto, nell'ambito dell'indagine, l'ex consigliere per la sicurezza nazionale John Bolton è stato chiamato a testimoniare in Congresso a porte chiuse, la prossima settimana. Bolton ha lasciato il suo incarico alcune settimane fa in forte disaccordo con l'orientamento di politica estera del tycoon, e si dice che fosse profondamente allarmato da ciò che percepiva come una campagna da parte dei più stretti collaboratori di Trump per manipolare la strategia sull'Ucraina a fini politici. L'avvocato di Bolton ha detto che il suo cliente «non è disposto ad apparire volontariamente», ma non ha precisato cosa ha intenzione di fare in caso riceva un mandato di comparizione. E a breve, inoltre, gli Usa potrebbero trovarsi nuovamente ad affrontare lo spettro della chiusura del governo federale se l'amministrazione Trump e il Congresso non troveranno un accordo sul budget nelle prossime tre settimane. Non è mai avvenuto nella storia degli Stati Uniti che indagine sull'impeachment e shutdown si sovrapponessero, ma se ciò dovesse accadere, il mese prossimo circa due milioni di lavoratori federali sarebbero colpiti dalla paralisi proprio in prossimità delle feste natalizie. Il leader della minoranza dem in Senato, Chuck Schumer, ha già messo le mani avanti, incolpando il presidente dell'eventuale blocco.

Presidente che in un'intervista all'emittente britannica Lbc, in cui ha risposto in collegamento da Washington ha trovato anche il tempo di pensare alla Brexit: «Ci sono Paesi, come ad esempio l'Italia- ha detto- che starebbero sicuramente molto meglio senza l'Unione europea»

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