Roma - L'ora X, per Imu e Tasi, scatta martedì prossimo, ma attorno alle tasse sulla casa è caos. I cittadini si preparano a fare le file, dopo essere impazziti tra commercialisti e Caf per capire quanto devono pagare. I Comuni non hanno fissato le nuove aliquote per il 2015 e non appaiono in grado di gestire la situazione. E della grande semplificazione annunciata dal governo Renzi non c'è traccia.
«Non è nemmeno iniziata - spiega il tributarista Nicola Forte - quest'anno ci sono esattamente gli stessi problemi di quello passato. Eppure, nel 2015 doveva essere introdotta la local tax , un'imposta unica per assorbire Imu e Tasi, con tributi minori. Ma finora non se n'è fatto niente. E così non si può andare avanti, le imposte si sovrappongono con una casistica molto articolata, a 360 gradi, tale da rendere il tributo ingestibile. I Comuni, secondo la legge di Stabilità 2013 avevano l' obbligo di inviare ai cittadini i modelli precompilati, ma poi l'obbligo è stato trasformato in facoltà e tutti si trovano a fare i calcoli sulle vecchie aliquote da autonomamente, con alta possibilità di errori».
Secondo Confedilizia la somma di Imu e Tasi arriverà quest'anno a 26 miliardi, superando anche i 25 del 2014 e distanziandosi anni luce dai 9 miliardi di Ici del 2011. Si tratta, per l'associazione, di un «livello non più sopportabile».
Paolo Buzzetti, presidente dell'Ance, ha lanciato un appello al premier Matteo Renzi: «Attendiamo dal governo un segnale forte sul fisco, non più rinviabile. Per agganciare la ripresa occorre ridurre la pressione fiscale sulla casa, se non riparte il settore delle costruzioni e dell'immobiliare non ripartiamo». L'Ance ha presentato il «Focus casa», con dati incoraggianti. Il rapporto dimostra che l'interesse delle famiglie verso il bene casa torna a crescere: ad aprile la propensione all'acquisto è più che raddoppiata e il numero delle domande di mutui presentate alle banche ha registrato un più 72 per cento.
Ma tutto questo non servirà senza un intervento sulle tasse. E almeno sulla semplificazione c'era stato un impegno preciso, che non è stato mantenuto. I commercialisti si perdono, per calcolare le detrazioni Tasi, tra oltre 16mila delibere e 10mila regolamenti comunali. Sono migliaia le possibili combinazioni Imu-Tasi. E il 16 si pagheranno gli acconti, ma a dicembre arriveranno i conguagli.
«Per non parlare delle delibere - spiega il professor Forte - di quei pochi comuni, circa un quarto, che le ha fatte per il 2015: sono scritte così male che anche io, da tecnico, fatico molto a capire. Sarebbe indispensabile limitare la discrezionalità dei Comuni, tornare a una detrazione fissa della Tasi sulla prima casa e indicare una stessa scadenza per versare Imu-Tasi ed Irpef».
Fuori tempo massimo il governo annuncia un contributo ai Comuni
di 530 milioni di euro per Imu e Tasi. «Ma prevedo - dice Forte - che inciderà molto marginalmente per la prossima scadenza. Non credo proprio che i Comuni in cronica carenza di risorse abbasseranno davvero le aliquote».- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.