Coronavirus

Indagato l'uomo di De Luca. Forza Italia: via il governatore

Consigliere regionale sotto inchiesta per gli appalti degli ospedali Covid. Tajani: "Allarme indice Rt in Campania"

Indagato l'uomo di De Luca. Forza Italia: via il governatore

La campagna elettorale in Campania passa necessariamente attraverso la questione dell'emergenza sanitaria. E non soltanto sulla gestione del distanziamento sociale ma anche su questioni dal forte rilievo penale come quelle evidenziate dalla Procura di Napoli a proposito della realizzazione di tre strutture ospedaliere, tirate su proprio per affrontare l'emergenza coronavirus. Questa nuova inchiesta costituisce una grave ombra sulla campagna elettorale del governatore Vincenzo De Luca (Pd), visto che uno dei due indagati, Luca Cascone, è un consigliere regionale di maggioranza, molto vicino - secondo i bene informati - allo stesso governatore. L'ipotesi fatta dalla Procura napoletana è di «turbativa della libertà di incanti» per la realizzazione di tre ospedali prefabbricati. Oltre al già citato Cascone, è iscritto nel registro degli indagati anche Ciro Verdolina, direttore generale della Asl Napoli 1. Ai due sono stati sequestrati cellulari e documenti riguardanti un appalto da 18 milioni di euro per la realizzazione dei tre ospedali modulari e per la fornitura di dispositivi di sicurezza e macchinari sanitari. Nei giorni scorsi i carabinieri del Ros erano anche entrati negli uffici della Soresa, la società regionale impegnata per il settore della sanità, dove hanno cercato documenti ed email.

E come se non bastasse questa «ombra» giudiziaria, ci si mette anche la diffusione del Covid che, stando alle statistiche offerte dall'Istituto superiore della sanità, continua a dimostrare come la Campania sia una delle poche regioni con l'indice di contagio Rt superiore a uno (1,42, mentre in Lombardia è sotto la soglia psicologica dell'unità con 0,96).

Da settimane Forza Italia va denunciando la scarsa efficacia della politica della Regione Campania nella lotta alla diffusione del coronavirus. E ieri il vicepresidente azzurro Antonio Tajani ha puntato il dito contro lo stesso governatore. Quel De Luca che durante il lockdown aveva mostrato con una vena molto teatrale il pugno di ferro contro i trasgressori. «Il Covid-19 ha portato alla luce il disastro sanità in Campania - scrive Tajani su Twitter - Non c'è soltanto l'indice Rt superiore a quello della Lombardia, ma anche il caos ospedali. Il governo non abbandoni il Sud. È ora di commissariare il commissario De Luca. Non è all'altezza».

Anche il deputato Edmondo Cirielli di Fratelli d'Italia punta il dito contro la «gestione De Luca». E ricorda che il ruolo assunto dal consigliere Cascone nella gestione dell'emergenza, resta poco chiaro. «È inutile che il sistema di potere deluchiano - spiega Cirielli - provi a salvare Cascone. Peraltro, la stravagante nomina effettuata dalla Protezione Civile campana non legittimava il consigliere regionale a svolgere il ruolo che si è arrogato di assumere durante l'emergenza sanitaria, come chiaramente prevede il Codice degli Appalti che individua il Rup (Responsabile unico del procedimento) quale solitario attore nei processi amministrativi, come più volte chiarito anche dall'Anac (Autorità Nazionale Anticorruzione)».

Il senatore azzurro Maurizio Gasparri arriva a chiedere anche che De Luca si ritiri dalla corsa alla riconferma. «Lo scandalo degli appalti in Campania - dice - è gravissimo. Bisogna puntare i riflettori su questa vicenda. Risalire tutta la filiera che riguarda gli uomini che governano la Regione secondo le indicazioni di De Luca. De Luca deve ritirare la sua candidatura immediatamente.

E la Procura deve procedere senza fare sconti a nessuno».

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