Indipendenti e violenti: pure all'Ukip ci si mena

Cazzotti tra due europarlamentari, l'astro nascente Woolfe collassa e finisce in ospedale

Erica Orsini

Tempi duri per il partito indipendentista britannico. Avrebbe dovuto essere un anno fortunato per l'Ukip, grande promotore della Brexit. E invece, dopo una vittoria storica, tutto ha cominciato a sfaldarsi rivelando una forza politica incapace di camminare sulle proprie gambe, inquinata da rancori e invidie. È di ieri la notizia di una zuffa feroce fra europarlamentari a Strasburgo che ha spedito all'ospedale in prognosi riservata Steven Woolfe, uno dei favoriti nella corsa alla leadership del partito indipendentista. Le cose però non funzionano da tempo nel partito che ha iniziato a vacillare subito dopo le dimissioni del suo leader Nigel Farage. Proprio lui, che aveva traghettato il Paese fuori dall'Europa, all'indomani del trionfo al referendum aveva fatto sapere che era tempo di tornare a fare l'uomo d'affari, perché ormai la missione era compiuta. Uno choc per chi lo aveva eletto, ma anche per i colleghi che si erano ritrovati costretti a sostituirlo. La scelta era caduta su Diane James, che è riuscita a rimanere alla guida del partito per sole tre settimane. Due giorni fa ha rassegnato le dimissioni, spiegando di non avere abbastanza autorità per riuscire a portare avanti il programma a cui teneva. Fine della storia. Dopo l'uscita della James, Farage è ritornato, «ma solo temporaneamente» assicura lui, fino a che non verrà eletto il suo successore. Qualche malalingua ha già insinuato che sia stato lo stesso Farage a creare un po' di turbolenza tra i ranghi proprio perché rivoleva il suo posto. Lui rimanda le accuse al mittente e ci scherza su. «Continuo a tentare di scappare... e prima che io sia veramente libero qualcuno mi riporta indietro», ha commentato sorridendo quando ha ripreso le redini dell'Ukip. «Sono molto dispiaciuto per James - ha aggiunto - ha fatto un passo molto difficile e per il partito non è un gran momento, ma non e' la fine del mondo».

In effetti ci sono cose peggiori. Come il ricovero in ospedale di Steven Woolfe, per esempio, dopo una scazzottata con un collega al Parlamento europeo. Il deputato quarantonovenne è uno dei favoriti nella corsa alla successione, ma negli ultimi tempi non si e' fatto amare dai suoi, soprattutto dopo aver rivelato che stava pensando di passare con i Tories. Sarebbero stati propri i suoi presunti contatti con i Conservatori ad aver scatenato ieri una feroce lite a Strasburgo. Woolfe si sarebbe preso un bel pugno in faccia durante l'alterco, iniziato durante una riunione del gruppo parlamentare. Quando il meeting è ripreso il deputato si è sentito male ed è improvvisamente collassato a terra.

Trasportato all'ospedale della città alsaziana in condizioni preoccupanti, è stato sottoposto ad una tac al cervello che fortunatamente non ha rilevato danni. Dopo qualche ora ha fatto sapere di sentirsi meglio e ha ringraziato tutti per i tempestivi soccorsi ricevuti. Un lieto fine dunque, ma l'atmosfera all'interno del partito rimane gravida di tensioni.

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