Sul caso degli attacchi sul web al Presidente della Repubblica Sergio Mattarella è intervenuto, dopo un lungo periodo di silenzio l'ex premier Matteo Renzi. In una diretta Facebook, ha annunciato di aver chiesto di essere ascoltato dalla procura di Roma che sta indagando sul caso: "Ho chiesto al procuratore di Roma, Pignatone, di essere ascoltato come testimone, perché su questa cosa delle fake news si gioca una partita importante", ha affermato il dem. Di fatto Renzi mette nel mirino anche il Fatto Quotidiano che a suo dire ha prematuramente definito "una bolla di sapone" la vicenda.
E a questo proposito Renzi aggiunge: "Il Fatto Quotidiano dice che il caso delle fake News si risolverà in una bolla di sapone. Occhio ragazzi! Si arriva a pensare che ci sia una influenza russa nel referendum sulla Brexit e nel referendum costituzionale del 2016. Ma il referendum lo avremmo perso lo stesso, non cerco altre strane ragioni. Ma è tutt’altro che una bolla dis apone e ce la ritroveremo a settembre: nella notte dello scontro tra il Presidente della Repubblica e il Movimento 5 Stelle, Di Maio decide di chiedere l’impeachment per Sergio Mattarella, per alto tradimento". Infine l'ex premier afferma: "Una idiozia pura - osserva -. In quel momento parte una campagna contro Mattarella, con un hashtag #Mattarelladimettiti, e con la creazione di profili falsi sui social.
Cioè un soggetto a metà tra una società privata e un movimento politico, chissà, produce dei profili falsi. Il punto è: e se la Procura che ha aperto l’indagine scoprisse che ci son in questo Paese strutture che decidono di mettere in piedi un attacco al Presidente della Repubblica tramite profili falsi e fake news?".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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