"Investigare è giusto, ma rischioso O sconfessa i vescovi o i fedeli"

Il direttore della «Nuova bussola»: «Innegabile che sia luogo di fede»

"Investigare è giusto, ma rischioso O sconfessa i vescovi o i fedeli"

La decisione di Papa Francesco di nominare un inviato speciale al Santuario di Medjugorje «è positiva» perché significa che il Papa sta prendendo in mano il dossier. «Anche se bisogna attendere per capire cosa farà l'inviato. Certamente questo passo porterà allo sblocco della decisione sulle apparizioni». La Madonna rockstar? «Sono andato tante volte a Medjugorje e non c'è nessun fenomeno di Madonna rockstar». È il commento di Riccardo Cascioli, direttore della Nuova Bussola Quotidiana, testata cattolica online, sulla decisione di Bergoglio di nominare un inviato speciale al santuario mariano, dove alcuni veggenti sostengono di comunicare con la Madonna.

Come valuta questa decisione del Pontefice?

«È positiva se è nello spirito di comprendere cosa succede, a livello pastorale, a Medjugorje. E poi è importante che il Papa abbia preso in mano il dossier, anche se già da diversi anni era stato preso in carico. Tuttavia, la missione in sé va ancora compresa. Dipenderà da ciò che farà l'inviato; da quello si capirà meglio in che direzione si andrà. Tendenzialmente si rafforza l'idea di togliere Medjugorje dall'amministrazione della diocesi di Mostar. Probabilmente questa decisione di nominare un inviato porterà anche allo sblocco della situazione. Si tratta di una missione pastorale e non di una pronuncia sulle apparizioni. Bisogna preoccuparsi della cura dei pellegrini».

C'è da attendersi un giudizio sul Papa anche sulla veridicità delle apparizioni?

«Normalmente il giudizio sulla veridicità delle apparizioni spetta al vescovo. E i vescovi di Mostar che si sono susseguiti sono sempre stati fortemente contrari. Dall'altra parte, però, non si possono ignorare milioni di pellegrini che si recano al santuario, le tante guarigioni e conversioni. È un fenomeno impossibile da ignorare».

Che decisione si aspetta da Francesco?

«Difficile da dire. Se la Santa Sede confermasse le apparizioni, la sua decisione andrebbe contro quella del vescovo e aprirebbe un problema grosso. Dall'altra parte, se rifiutasse le apparizioni, ci sarebbe una sollevazione popolare. La situazione è bloccata da questo binomio».

Lei crede in quanto raccontano i veggenti?

«Sono stato al santuario diverse volte. Non mi pronuncio sulle apparizioni. Ma non si può negare che Medjugorje sia un luogo di grande preghiera e di aiuto alla conversione».

Il Papa ha però più volte detto che la Madonna non è una postina, bocciandone l'immagine di «rockstar».

«Non so a cosa si riferisca il Papa quando dice che la Madonna non deve essere una superstar, né a chi si riferisca. Certamente, noi sappiamo che Maria è al centro della vita cristiana e per noi credenti non è un appendice. A Medjugorje ho trovato un grande clima di preghiera, una grande compostezza. Nessun fenomeno da rockstar».

Che decisione si attende dal Papa?

«Impossibile capire cosa abbia in mente. Forse c'è la preoccupazione dell'impatto che può avere sui vescovi e sui fedeli».

E i veggenti?

«Anche in passato non si sono espressi sulle mosse della Santa Sede quindi non mi aspetto reazioni particolari».

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