Isole minori. In arrivo un'altra tassa sulle case

Isole minori. In arrivo un'altra tassa sulle case

Roma Gli obiettivi sono come sempre alti. Tutelare le isole minori che rappresentano «una preziosa risorsa dal punto di vista culturale, paesaggistico, turistico ed economico per l'Italia e per l'intero Mediterraneo». Renderle meno subalterne rispetto alle regioni di appartenenza, rimuovere gli ostacoli che «rendono la vita meno agiata nelle isole». Per farlo serve una «legislazione speciale». Fin qui tutto condivisibile, a parte qualche vertigine di fronte alla possibilità di un Isola d'Elba autonoma come la Sicilia o alle Eolie a statuto speciale e Capri che divorzia dalla Campania. Poi però si arriva al punto. Per i Comuni delle isole minori (36 tra Campania, Lazio, Liguria, Puglia, Sardegna, Sicilia e Toscana) e i loro 220 mila abitanti serve «una maggiore autonomia finanziaria, che consenta loro di amministrarsi e di poter affrontare tempestivamente, anche se solo temporaneamente, qualsiasi emergenza si presenti».

Autonomia finanziaria significa rafforzare le tasse locali. Logica vorrebbe a scapito delle fiscalità nazionale; l'esperienza insegna invece che i due livelli si sovrappongono, a danno dei contribuenti gravati sia dalle imposte nazionale sia da quelle locali.

Confedilizia - che rappresenta i proprietari di case, categoria tartassata a livello locale - ha dato l'allarme. In Senato «è stato deciso che un nutrito gruppo di Comuni potrà aumentare le tasse sugli immobili, attraverso un incremento dell'imposta di scopo», ha protestato il presidente di Confedilizia, Giorgio Spaziani Testa in un tweet nel quale ha sottolineato come «nel Contratto di governo, di misure del genere non c'è alcun cenno».

Il riferimento è a un emendamento presentato da due senatori M5s, Paola Nugnes e Vilma Moronese che danno ai sindaci delle isole minori la possibilità di aumentare fino all'uno per mille il tributo.

Gettito fiscale in più che graverà sui cittadini delle isole minori. L'emendamento è stato approvato. Confedilizia si aspetta che il governo si faccia carico di eliminare l'ennesima deroga che permette ai sindaci di aumentare le imposte. Il tema è uno dei tanti sui quali Lega e 5 stelle hanno sensibilità diverse.

I pentastellati sono sensibili al richiamo del tassa e spendi. La Lega meno. Tanto che nelle ultime ore si sono moltiplicate le voci di un intervento del governo per evitare agli abitanti delle isole minori, una legge per lo «sviluppo» finanziata dall'ennesima tassa.

Commenti
Disclaimer
I commenti saranno accettati:
  • dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
  • sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.
Pubblica un commento
Non sono consentiti commenti che contengano termini violenti, discriminatori o che contravvengano alle elementari regole di netiquette. Qui le norme di comportamento per esteso.
Accedi
ilGiornale.it Logo Ricarica