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Italia invasa dall'olio tunisino: ecco chi ci impone questo suicidio

L'invasione dell'olio tunisino a dazio zero è stata proposta da Mogherini. A votarlo, però, sono stati gli eurodeputati del Pd. Ecchi chi sono

Italia invasa dall'olio tunisino: ecco chi ci impone questo suicidio

L'Italia sarà invasa dall'olio tunisino. Un suicidio economico che porta la firma dell'Europarlamento. E soprattutto, come denuncia Salvo Pogliese, europarlamentare di Forza Italia che ha violato la consegna del Ppe dicendo "no" al provvedimento, porta il benestare di Federica Mogherini e il voto del Partito democratico. "Settantamila tonnelate di olio d'oliva in due anni in regime di esenzione fiscale è un'invasione che il mondo agricolo europeo e quello italiano in particolare non possono sostenere - tuona Pogliese - si mette così in difficoltà un comparto, quello oleario, già fortemente in crisi e che negli ultimi anni ha visto precipitare il prezzo dell'olio d'oliva".

L'autogol all'economia italiana è passato con 476 voti a favore. Solo in 126 si sono opposti. Il Partito popolare europeo e i Socialisti hanno dato il proprio appoggio a questo sciagurato intervento. Solo una piccola pattuglia di italiani coraggiosi si è opposta. Da questi, però, hanno preso le distanze diversi esponenti del Partito democratico che, seguendo l'esempio della Mogherini, hanno votato a favore dell'olio tunisino a dazio zero. Libero ha messo nero su bianco i loro nomi: l'ex governatore della Regione Piemonte Mercedes Bresso, l'ex segretario della Cgil ed ex sindaco di Bologna Sergio Cofferati, Gianni Pittella, l'ex ministro per l'Integrazione Cecile Kyenge, Pier Antonio Panzeri, David Sassoli e l'ex ministro allo Sviluppo economico Flavio Zanonato.

Su tutti, però, il maggior colpevole è senza alcun dubbio la Mogherini. È stata lei a proporre e sostenere la decisione di ampliare l'import dell'olio Tunisino in tutta l'Unione europea. "Da ministro degli Esteri dell'Europa - tuona Pogliese - non ha svolto alcuna funzione per risolvere la vicenda dei marò, ma ha mostrato anche un grande disinteresse per gli effetti disastrosi sull'Italia di questa iniziativa".

Non da ultimo, infatti, la commissione europea ha anche stanziato 500 milioni di euro a sostegno del governo tunisino.

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