Gli italiani snobbano gli insetti. Niente larve nei supermercati

Dal gennaio ne è consentita la vendita per la tavola. Però nessuno sembra interessato al "cibo del futuro"

Gli italiani snobbano gli insetti. Niente larve nei supermercati

Niente insetti, siamo italiani. Dal 1° gennaio, ma di fatto da ieri, è in vigore anche da noi il nuovo regolamento Ue sui «novel food» che riconosce gli insetti interi sia come nuovi alimenti sia come prodotti tradizionali di altri Paesi, aprendo di fatto alla loro produzione e vendita anche in Italia. Una possibilità al momento più teorica che pratica.

Chi pensava che da ieri i supermercati diventassero delle scarafaggerie è rimasto deluso. Nel nostro giro per i supermercati milanesi non abbiamo trovato sugli scaffali dei negozi burger a base di larve della farina né spiedini di locuste. Partiamo dall'Esselunga di viale Sturzo, a Garibaldi. Primo dubbio: dove cercare? Scartata l'ipotesi di un corridoio «coleotteri» tra i latticini e i prodotti da forno, e mancando una Wunderkammer di bizzarrie alimentari, cerchiamo dapprima tra i prodotti etnici, quindi nel settore di quelli naturali e dietetici: nulla di fatto. Chiediamo a un affaccendato dipendente che sta rifornendo uno scaffale e lui ci guarda come se fossimo la reincarnazione di Orson Welles che annuncia un attacco alla Terra da parte dei marziani. Più tardi l'azienda fondata da Bernardo Caprotti ci farà sapere che non hanno «in vendita nessun prodotto del genere» e che non pensano di cambiare orientamento a breve anche perché non esiste una reale richiesta da parte dei clienti.

Ci spostiamo alla Coop di Bicocca Village, scelto perché si autocelebra come il «supermercato del futuro». E in effetti l'esperienza della spesa in questo punto vendita è assai innovativa con totem interattivi per le informazione e una selezione di prodotti davvero di avanguardia. Insetti però da queste parti non ne ronzano e l'impiegata che fermiamo per chiedere informazioni ci liquida con un «no, guardi, proprio no». Per il futuro prego ripassare.

Pensiamo: magari la Gdo straniera è più avanti. Macché. Alla luccicante Carrefour di City Life, nuova di pacca, la ricerca è infruttuosa. L'azienda, contattata, non ci risponde e francamente ce ne facciamo una ragione. Già che siamo lì facciamo una capatina anche al drugstore tedesco Dm, appena aperto nel nuovo centro commerciale: una drogheria che ha anche una piccola selezione di prodotti bio. Respinti con perdite. Come formichine ci rivolgiamo aun'altra azienda tedesca, la Lidl. saranno più insettivori i teutonici? Ci recapitano un burocratico nein appena ravvivato dalla fiammella di una futura speranza: «Al momento Lidl Italia non prevede l'introduzione a scaffale di tale tipologia di articoli». Stessa risposta dai francesi di Auchan: «Al momento non è in vendita alcun prodotto a base di insetti». Da Pam-Panorama ci promettono una risposta che non arriva, da Conad non ci rispondono proprio. Poco importa. Ci diamo un'ultima chance: magari - pensiamo - in un negozio green... Da NaturaSì in viale Cassala, zona Romolo, tra una crocchetta di miglio e tofu e un burger e uno snack miglio e goji non frinisce nemmeno un grillo. E la commessa sgrana gli occhi.

Il problema - pare - è la cospicua documentazione che gli operatori devono presentare per immettere sul mercato gli alimenti non usati in Europa per il consumo umano. Ma anche il fatto che non c'è una reale richiesta di bachi da seta e tarantole da schiscetta, nemmeno da parte di una nicchia.

Alla fine restiamo con la voglia di sgranocchiare un coleottero. Ci rivolgiamo al web. Sul sito 21bites.

it ordiniamo due barrette albicocca, goji e chia alla polvere proteica di grillo (5 per cento), una confezione di 100 grammi di farina di cavallette Kreka, una confezione da 200 grammi di fusilli Jimini's (di produzione olandese) alla farina integrale di Buffalo Worms, che sono delle simpatiche larvette che solo al vederle non ci vedi più dalla fame, e - per chiudere in dolcezza - dei «mealworms» al caramello e burro salato: la confezione è elegante e un po' francesina, ma si tratta di tarme della pasta dorate e croccante. Totale: 65,50 euro, che diventano 75,50 se vogliamo la spedizione tracciabile. Se fossimo dei millepiedi, ce li avrebbero pestati tutti. Ahia.

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